giovedì 4 giugno 2020

ATTENZIONE AI FORASACCHI !

“Forasacco" è il nome popolare che indica l’arista delle graminacee selvatiche, in particolar modo l’avena e l’orzo selvatico. Essi si trovano in gran parte del territorio nazionale, principalmente nei prati di aperta campagna, ma anche nelle aiuole cittadine.
Il periodo dell’anno nel quale bisogna prestare maggior attenzione va da aprile a ottobre.

Durante la bella stagione le ariste si seccano e si trasformano, di fatto, in piccoli aghi molto appuntiti, lunghi da uno a tre cm circa.
La forma caratteristica acuminata e la superficie ispida e zigrinata rende il forasacco capace di procedere solo in avanti, così una volta penetrato nell’animale risulta davvero difficile che esso ne esca in maniera naturale.




I sintomi variano in base alla sede anatomica nella quale il forasacco è localizzato.
Di seguito analizzeremo quelli più frequenti:



  • zampe: l’animale si lecca insistentemente tra gli spazi interdigitali o a livello del cuscinetto plantare, potrebbe zoppicare o addirittura non poggiare la zampa a terra. Nella maggior parte dei casi il corpo estraneo genera un ascesso che fistolizzando provoca la fuoriuscita di pus.
  • orecchie: l’animale tiene la testa abbassata e ruotata e cerca di liberarsi del corpo estraneo scuotendo ripetutamente il capo e grattandosi. Qualora il forasacco non venisse tempestivamente rimosso il cane potrebbe rischiare la perforazione del timpano con conseguente comparsa di otite media.
  • occhi: l’animale reagisce alla presenza del forasacco con comparsa di blefarospasmo (ammiccamento dell’occhio) ed epifora (lacrimazione). La presenza del corpo estraneo provoca infiammazione della congiuntiva (congiuntivite) con possibile ulcerazione della cornea.
  • naso: l’animale starnutisce ripetutamente, cercando così di espellere il corpo estraneo. Gli starnuti sono molteplici e ravvicinati uno con l’altro e potrebbero essere associati a epistassi (fuoriuscita di sangue dal naso). Se non rimossi causano riniti purulente.
  • bronchi: il sintomo caratteristico di questa localizzazione è la comparsa di una tosse improvvisa. Se il forasacco non viene rimosso tempestivamente le conseguenze possono essere davvero gravi come la comparsa di ascessi polmonari, polmoniti, pleuriti e nei casi più infausti la morte dell’animale. 




La diagnosi viene effettuata dal medico veterinario con l’ausilio di diversi strumenti come l’otoscopio o l’endoscopio ed avvalendosi della diagnostica per immagini (radiografie, ecografie e TAC).


Il trattamento mira esclusivamente all’eliminazione del corpo estraneo e alla cura della sintomatologia che la sua presenza ha generato (infiammazione, infezione, ulcere ecc.). Durante la manovra di rimozione, a seconda dei casi, potrebbe non essere necessario sedare l’animale così come, invece, essere indispensabile indurre l’animale in anestesia generale.

La prevenzione resta il nostro maggior alleato.
Cosa fare quindi?

  • evitare in primis di portare in passeggiata il nostro amico in tutte quelle aree infestate dai forasacchi
  • spazzolare e controllare il pelo dell’animale almeno una volta al giorno (meglio se dopo la passeggiata)
  • osservare quotidianamente il comportamento dell’animale e qualora comparissero sintomi indicanti la presenza del corpo estraneo, non esitare a contattare e portare il proprio animale dal veterinario poiché il tempestivo intervento è fondamentale per una prognosi più favorevole.



Articolo a cura dello Staff della Clinica Veterinaria Borgarello
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