Abbiamo visto finora quali sono le fasi cruciali dello sviluppo di una cellula che da zigote (cellula nata dall’unione dell’oocita materno con lo spermatozoo paterno) si evolve e diviene un organismo pluricellulare detto embrione. Questa fase dura circa 30 giorni ed è caratterizzata dalla differenziazione cellulare, questo significa che ogni cellula inizia a trasformarsi e ad acquisire competenze specifiche. Inizialmente le cellule si dividono in tre strati: endoderma (lo strato più interno) da cui originano le mucose della bocca, delle palpebre, delle narici etc, le ghiandole del sistema respiratorio e del digerente; mesoderma (strato intermedio) da cui originano muscoli, ossa, tessuto connettivo, sistema circolatorio, sistema urinario e apparato genitale; ectoderma (strato più esterno) da cui originano gli strati più esterni della pelle, follicoli piliferi, ghiandole sebacee, tessuti del sistema nervoso, cervello, midollo spinale, occhi, nervi periferici.
Nella fase di transizione fetale gli organi iniziano a svilupparsi. Il primo sistema che si evolve è quello nervoso e paradossalmente è anche tra gli ultimi a completare la sua formazione. Infatti dopo la nascita, cuccioli e gattini hanno un sistema nervoso ancora non pienamente funzionante che impiega altre 6 settimane per maturare.
Gli arti iniziano il loro sviluppo a partire da degli abbozzi. Quando le articolazioni si formano, il feto inizia a muoversi e questo fa sì che non restino delle strutture fisse.
Il cranio e la faccia si sviluppano separatamente ed è per questo che alcune disfunzioni genetiche interessano o l’una o l’altra struttura.
I polmoni del feto sono pieni di liquido che scompare definitivamente alla nascita.
Esistono delle strutture fetali che scompaiono nel nascituro. Queste sono il forame ovale del cuore, il dotto arterioso pervio tra la vena polmonare e l’aorta e il dotto di Aranzio. Queste strutture sono molto importanti per la protezione di polmoni e fegato nel feto ma sono inutili e addirittura dannose nel nascituro. Infatti alla nascita i cambiamenti di pressione sanguigna e l’ossigenazione innescano la chiusura di queste strutture di protezione in condizioni normali. In alcuni casi invece queste strutture persistono dopo la nascita causando problemi da lievi a molto gravi. Nel prossimo articolo approfondiremo proprio questo argomento.
A cura della dott.ssa Katiuscia Camboni della Clinica Veterinaria Borgarello
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