La malattia o sindrome di Cushing nel cane viene definita come l’insieme
delle alterazioni cliniche e laboratoristiche connesse
ad uno stato ipercortisolemico cronico e patologico.
La malattia di cushing si divide in surrenali e ipofisaria a seconda di dove origina.
Si manifesta generalmente in
soggetti di età compresa tra i 6 e i 16 anni più di frequente intorno ai 10-11.
Dai dati riportati in letteratura si evince che le forme ipofisarie sono più frequenti nei soggetti di peso inferiore ai 20 kg, mentre quelle che derivano da una neoplasia surrenalica sembrano più presenti nei soggetti di peso superiore ai 20 kg.
Le razze più colpite sono:
- il Barbone Nano
- il Bassotto
- il Beagle
- il Boxer
- il Labrador Retriever
- il Pastore Tedesco
- i Terrier
In base all’eziopatogenesi è possibile parlare di ipercortisolismo
ACTH dipendente e ACTH non dipendente ossia dipendente o meno dagli ormoni secreti dall'ipofisi.
Ipercortisolismo ipofisi-dipendente
detto anche “pituitary dependent
hypercortisolism” (PDH) o malattia di Cushing, questa forma è la più diffusa e colpisce l'85% dei cani affetti.
E' causata da una
neoplasia della ghiandola pituitaria (ipofisi) ACTH-secernente.
L'ormone adrenocorticotropo (Adreno Cortico Tropic Hormone - ACTH), conosciuto anche come corticotropina, è un ormone proteico prodotto dalle cellule dell'ipofisi anteriore (adenoipofisi).
L'ACTH ha come bersaglio la zona corticale della ghiandola surrenale e stimola la formazione di glicocorticoidi tra cui il più importante è il cortisolo.
L’eccessiva secrezione
di ACTH determina un’iperplasia delle ghiandole surrenaliche ed una conseguente iperproduzione di glicocorticoidi surrenali.
Nella maggior parte dei casi si tratta di tumori benigni e normalmente sono microadenomi.
Nell'uomo esiste un ipercortisolismo da produzione ectopica di ACTH riferito in modo particolare a carcinomi polmonari, esiste una segnalazione anche in un cane.
Ipercortisolismo non ACTH dipendente
In base alle cause possiamo parlare di tre forme diverse:
Ipercortisolismo surrenalico (ADH) sostenuto da neoplasie (adenomi
o carcinomi) a carico della corticale delle surrenali che
secernono un’eccessiva quantità di cortisolo indipendentemente
dal controllo pituitario. Di solito il tumore è
monolaterale, raramente può colpire entrambe le surrenali.
Ipercortisolismo iatrogeno: si verifica in
seguito alla somministrazione prolungata e/o eccessiva di cortisone. In questo caso viene inibito l’asse ipotalamo-ipofisi-
surrene con sviluppo della classica sintomatologia da Cushing.
Recentemente è stata
descritta in un cane una rara forma di ipersecrezione di cortisolo in seguito all’espressione recettoriale
da parte delle surrenali di un peptide gastrico (GIP), questa forma viene detta Ipercortisolismo alimento indotto.
SINTOMATOLOGIA
I sintomi più importanti e sempre riscontrabili sono:
- Poliuria e polidipsia: l’80-85% dei soggetti ne è affetto.
- Polifagia è presente in circa il
90% dei casi.
- Addome a botte è presente in circa l’80% dei
cani.
- Manifestazioni cutanee: rappresentate da alopecia simmetrica bilaterale, assottigliamento
cutaneo, comedoni, infezioni secondarie, calcinosi.
Altri sintomi sono rappresentati da astenia muscolare e
letargia, dispnea, atrofia testicolare, scomparsa dei calori, miotonia e sintomi
neurologici da macroadenoma ipofisario (raro).
DIAGNOSI
Basata essenzialmente sui sintomi clinici e sugli esami di laboratorio che nella prima fase portano ad un forte sospetto di cushing e nella seconda fase servono per differenziare un cushing centrale da uno periferico.
Nell'esame emocromocitometrico si rileva il tipico "Leucogramma da stress”:
l’80% dei soggetti ha una linfopenia ed eosinopenia e il 20-
25% mostra un lieve aumento dei leucociti totali, associato ad un aumento del numero delle piastrine.
Nel profilo biochimico troviamo che l’85% dei soggetti affetti da ipercortisolismo presenta
valori di fosfatasi alcalina superiori a 150 UI/L e non è
raro che tali valori superino i 1000 UI/L.
Gli enzimi epatici, soprattutto ALT e GGT sono generalmente
aumentati. Possono essere aumentati anche lipemia, colesterolo e glicemia.
Va ricordato che i cani con ipercortisolismo presentano
un aumento dell’aptoglobina.
Anche l'esame delle urine presenta alterazioni: generalmente c'è una riduzione del peso specifico che risulta inferiore a 1.020 e spesso sono presenti infezioni alle vie urinarie.
Vediamo ora degli esami specifici:
Rapporto Cortisolo urinario/Creatinina (UC:CR)
In
soggetti affetti da ipercortisolismo, l’escrezione urinaria di
cortisolo aumenta come conseguenza di una maggior secrezione
da parte delle surrenali. Le urine vanno prelevate al
mattino a casa dal proprietario perché lo stress influenza in modo
importante l’esito del test. Questo test ha una sensibilità elevata.
Test di soppressione con desametasone a basse dosi
(LDDS)
Questo test è sia diagnostico che discriminante e
può pertanto permette di differenziare forme di PDH da
forme di ADH sfruttando il feedback negativo del cortisolo
sulla liberazione di ACTH. In un cane sano la somministrazione
di desametasone blocca la produzione di ACTH e
quindi di cortisolo.
Nei soggetti affetti da
ADH, invece, non si ha alcuna soppressione della produzione
di cortisolo da parte delle surrenali.
Test di stimolazione con ACTH
Il test di stimolazione
con ACTH è il più comunemente utilizzato per confermare
la diagnosi di ipercortisolismo nel cane. Si tratta di un test
semplice, relativamente poco costoso e veloce. Ha tuttavia lo
svantaggio di non essere particolarmente sensibile e specifico.
Test di soppressione con desametasone ad alte dosi
(HDDS)
Questo test è esclusivamente differenziale e dopo l’avvento dell’ecografia ha perso molto di importanza e viene raramente effettuato.
Una volta effettua la diagnosi di cushing bisogna ricorrere ad altre indagini al fine di stadiare la malattia e determinare la terapia da seguire:
Ecografia addominale
In corso di PDH (cushing ipofisario), nella maggior
parte dei casi, forma, contorni, ecogenicità ed ecostruttura
delle ghiandole surrenali appaiono normali all’esame ecografico al limite lievemente aumentate di volume.
In
corso di ADH (cushing che origina da una neoplasia surrenali), invece, l’ecogenicità della surrenale colpita
dalla neoplasia appare variabile ed eterogenea, con distorsione
dei contorni e un aumento irregolare delle dimensioni, la
surrenale controlaterale, invece, può apparire normale oppure ridotta di volume (atrofia).
TAC e Risonanza magnetica
Sono estremamente utili per evidenziare anomalie
sia a carico dell’ipofisi che delle surrenali,
permettono di evidenziare macroadenomi a carico dell’ipofisi.
Articolo a cura della Clinica Veterinaria Borgarello
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