Torniamo oggi a parlare di diabete affrontando un argomento che è spesso causa di errori anche gravi che possono avere serie ripercussioni sulla salute dei nostri pazienti affetti da diabete: le siringhe da insulina.
Dal 1 marzo del 2000 l’Italia si è adeguata al resto del mondo abolendo le siringhe 40 UI perché il precedente regime misto (che prevedeva sia la vendita di siringhe 40 UI che 100 UI) portava spesso a confusione dei dosaggi con gravi rischi per la salute umana.
Purtroppo in medicina umana vengono definite siringhe da insulina quelle con 100 UI/ml mentre quelle che vengono più comunemente usate nel cane sono quelle prodotte dalla casa farmaceutica dell’insulina veterinaria che contengono 40 UI/ml.
Per quanto riguarda i nostri amici animali a seconda che si usino siringhe 40 UI o 100 UI cambia il dosaggio in insulina che viene somministrato e questo può portare a crisi ipoglicemiche anche fatali o al contrario a iperglicemia con scarso controllo della malattia.
Vediamo adesso alcuni accorgimenti su come conservare al meglio l’insulina ed effettuare un’iniezione al vostro cane o gatto.
L’insulina è una sostanza fragile per cui l’errata conservazione e utilizzazione può alterarne l’effetto, deve essere sempre conservata in frigorifero e non in freezer e tolta solamente al momento dell’uso.
Conservare sempre il flacone di insulina in posizione eretta per evitare una eccessiva cristallizzazione attorno al tappo del flaconcino.
Prima di effettuare l’iniezione è necessario capovolgere delicatamente il flaconcino una decina di volte ma non bisogna assolutamente scuotere il flacone in maniera violenta.
E’ anche importante ricordarsi di andare a ritirare l’insulina presso la farmacia provvisti di borsa termica e panetti refrigerati soprattutto nella stagione estiva.
La zona in cui fare un’iniezione sottocutanea è quella interscapolare anche se in realtà l’iniezione può essere fatta anche più caudalmente.
Visto che l’insulina deve essere fatta 1-2 volte al giorno probabilmente per tutta la vita dell’animale sarebbe meglio variare leggermente ogni volta il punto dell’iniezione per evitare infiammazioni del tessuto sottocutaneo. La siringa deve essere tenuta parallela alla colonna vertebrale e con la mano sinistra bisogna sollevare una plica cutanea creando una nicchia in cui si andrà ad inserire l’ago. Con la mano destra bisogna impugnare la siringa e forare la pelle in maniera decisa, quindi spingere lo stantuffo per inoculare il farmaco e sfilare la siringa.
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