Si trasmette da un cane all’altro con la puntura di una zanzara infetta.
Incidenza dell’infestazione
Il parassita è presente in tutti i continenti, ma la sua prevalenza varia notevolmente. E’ frequente oltreo-ceano, nel nord e nel sud America, in Giappone e nelle zone tropicali. In Europa è limitato principal-mente ai paesi meridionali.
La filaria è una malattia molto diffusa in tutto il Nord Italia, in particolare nella Pianura Padana. Il principale fattore che ne influenza la diffusione è la densità delle zanzare, che fungono da vettore.
Morfologia
Il parassita ha l’aspetto di un verme di un millime-tro di diametro e di colore biancastro. I maschi adulti misurano 12-18 centimetri mentre le femmi-ne arrivano fino a 30 cm. Queste depongono micro filarie che vivono nel sangue.
Ciclo biologico
I parassiti adulti vivono nel ventricolo destro, mentre quelli immaturi si localizzano nelle arterie polmonari. Nella fotografia a lato potete vedere un adulto. Gli adulti si nutrono di plasma e possono sopravvivere per molti anni. Le zanzare femmina ingeriscono le micro filarie durante il pasto di sangue. Queste all’interno del vettore evolvono e si spostano in direzione della proboscide. Quando la zanzara femmina punge un altro cane le larve possono penetrare nella cute dove restano per alcu-ni mesi trasformandosi in larve di stadio 5 o imma-ture. Queste all’interno dei vasi sanguigni raggiungo-no le arterie polmonari dove possono rimanere per molto tempo prima di raggiungere il ventricolo de-stro dove diventano parassiti adulti e si accoppiano.
Segni clinici
Nel cuore e nelle arterie polmonari possono localiz-zarsi da 1 a 200 filarie adulte. Le arterie si ispessi-scono e si infiammano e questo fa aumentare il lavoro del cuore (che deve pompare il sangue ai polmo-ni superando i parassiti). Le infestazioni lievi posso-no non produrre segni clinici evidenti. I segni clinici si manifestano con infestazioni massive o ripetute.
I sintomi clinici più precoci sono: l’intolleranza all’esercizio fisico, perdita dell’appetito e tosse.
Se vengono trascurati possono evolvere in dispnea, anemia, ascite, insufficienza renale, cianosi e posso-no portare col tempo alla morte del cane.
Diagnosi
La malattia può essere sospettata sulla base dei sin-tomi clinici e diagnosticata dal Veterinario attraverso due esami combinati del sangue:
1) la ricerca delle microfilarie in circolo che può essere fatta sia su un vetrino a fresco sia dopo arricchimento
Trattamento
Prima di procedere alla terapia vengono effettuati alcuni esami per stabilire la gravità della malattia. In particolar modo si esegue una radiografia del torace per evidenziare la cardiomegalia e l’arborizzazione dei vasi polmonari che sono tipici di questa malattia.
La terapia per la filariosi cardiopolmonare consiste nell’utilizzo di farmaci per debellare i parassiti adulti e successivamente per eliminare le forme larvali.
La terapia non è una procedura semplice e nelle forme di infestazione più grave neanche esente da rischi; per questo motivo è importante che il cane effettui la prevenzione. Prevenzione
La prevenzione nei confronti della filariosi deve essere iniziata a partire dalle 6 settimane di vita o non appena le condizioni climatiche lo richieda-no.
Viene attuata somministrando mensilmente un farmaco specifico al proprio cane o più semplice-mente con un’unica iniezione sottocutanea in grado di coprire l’intero periodo a rischio.
Il periodo a rischio per la presenza dei vettori è compreso tra aprile e novembre.
Articolo a cura della Clinica Veterinaria Borgarello
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