E’ del 12 Marzo l’ennesima notizia sullo sventato traffico illecito di animali dall’est europeo: questa volta si tratterebbe di 300 gli animali di varie razze scoperti e centinaia di documenti contraffatti, oltre all’avvenuta denuncia di 27 persone coinvolte residenti in Piemonte, Lombardia ed Emilia Romagna. L’organizzazione è stata sgominata grazie ad un’operazione congiunta della Squadra mobile e del Corpo Forestale di Torino: secondo fonti di agenzia, i cuccioli che giungevano a destinazione erano tenuti in casa e venduti via internet a privati, allevamenti e negozi per un giro d'affari annuo di 330mila euro per l'organizzazione, che aveva i suoi fornitori in Ungheria, gli allevatori in Lombardia e la sua testa a Torino. Ora gli animali sono stati affidati a famiglie o ad allevamenti certificati. I reati di cui dovranno rispondere gli imputati vanno dall'importazione abusiva degli animali dall'estero ai maltrattamenti nei confronti degli stessi, dalla commercializzazione abusiva alla falsificazione dei loro documenti, che avveniva con l'aiuto di veterinari compiacenti.
Il traffico illecito di animali rappresenta un vero e proprio business che movimenta circa circa 300 milioni di euro l’anno: non stupisce, purtroppo, il dilagare di tale pratica oltre ad essere immorale e deprecabile, crea un elevato rischio sanitario non soltanto per gli animali, ma anche per l’uomo: ricordiamo sempre che la rabbia è un problema tristemente attuale nel nostro paese. Per tali ragioni nell’autunno del 2009 ci si è resi conto dell’urgente necessità di creare una legge che punisca anche penalmente il commercio dei cuccioli, dando attuazione alle direttive europee sul maltrattamento animale. A presentare il Disegno di Legge del Governo n.1908 di ratifica della Convenzione europea, approvato lo scorso 2 ottobre dal Consiglio dei Ministri, sono stati il sottosegretario alla Salute Francesca Martini insieme al Ministro degli Esteri Franco Frattini.
Ad oggi il disegno non è stato ancora approvato definitivamente e sono numerosi gli addetti ai lavori e non che auspicano accada quanto prima, non esistendo altri mezzi realmente efficaci e duraturi di repressione conto questa piaga sociale. Cosa serve ancora per convincere il Governo ad intervenire?…Qualcuno ce lo spieghi, per favore.
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