venerdì 18 novembre 2011

I granulociti eosinofili e basofili

 

Oggi parleremo delle altre due classi di cellule appartenenti alla linea dei polimorfonucleati: i granulociti eosinofili e i granulociti basofili.

6 eosinofilocane

I granulociti eosinofili rappresentano una piccola frazione dei leucociti circolanti e, talvolta, possono non essere rilevati alla lettura dello striscio ematico, soprattutto nel cane. Hanno una dimensione di poco superiore rispetto a quella dei neutrofili, un nucleo polilobato (normalmente non più di 2 lobi) ed un citoplasma contenente granulazioni dal colore caratteristico e ben evidente rosso-arancio (dovuto alla forte affinità con l'eosina, uno dei coloranti più comunemente utilizzati in ematologia, che gli conferisce il nome). La forma ed il numero dei granuli varia a seconda della specie animale: nel cane sono rotondi, di taglia e numero variabile (talvolta sono solo 2 grandi); nel gatto invece appaiono bastoncellari, piccoli e molto più numerosi. In alcune razze di cane poi, ad esempio il levriero, il citoplasma degli eosinofili appare vacuolizzato (per questo più confondibile coi neutrofili) e privo delle caratteristiche granulazioni.

6 Eosinofilo gatto 

Gli eosinofili contengono un vero e proprio “arsenale” di sostanze tossiche, all’interno dei loro granuli, necessarie per svolgere funzioni di difesa: rispetto ai neutrofili hanno scarsa capacità di contrastare batteri o virus, ma sono decisamente efficaci nella lotta contro i parassiti, soprattutto gli elminti e i trematodi, e partecipano nel modulare alcune reazioni infiammatorie dovute a cellule chiamate mastociti. Come gli altri polimorfonucleati, gli eosinofili trascorrono un brevissimo periodo nel sangue (qualche ora) e tendono a migrare nei tessuti in seguito a stimoli cosiddetti chemiotattici ovvero sostanze rilasciate proprio dai parassiti contro cui rivolgeranno la propria azione difensiva. In sede tissutale, poi, tendono ad andare incontro a morte in pochi giorni, periodo abbreviato ulteriormente in corso di processi infiammatori.

Eosinofilo gatto

I granulociti basofili hanno dimensione molto simile a quella degli eosinofili. un nucleo poco segmentato ed allungato, quasi nastriforme, ed un citoplasma esteso contenente granuli tondeggianti e piccoli, color porpora o lavanda. Le granulazioni presentano affinità per i coloranti basici, da cui il nome, e sono diverse in numero, forma e dimensioni a seconda della specie d'appartenenza. Nel cane risultano porpora e poco numerosi; nel gatto sono molti, addensati, appaiono da rotondi ad ovalari ed assumono un color lavanda. I basofili sono presenti in numero davvero ridotto nel circolo generale e quindi non vengono praticamente mai rilevati alla lettura degli strisci ematici.

6 eosinofilo cane

Essi contengono la maggior parte dell'istamina presente nel sangue e, insieme ai mastociti, sono considerati le cellule responsabili delle reazioni “allergiche” scatenate da numerose malattie; sono inoltre coinvolti in processi difensivi contro determinati parassiti, compartecipano con gli eosinofili a diverse reazioni infiammatorie e sembra giochino anche un certo ruolo nel processo di ipersensibilità ritardata, nell'emostasi e nella lipolisi. Analogamente ai neutrofili e agli eosinofili sono distribuiti in pool: nel midollo osseo, dove avviene la sintesi di tutte le cellule, c'è quello di riserva o stoccaggio; abbiamo poi un pool circolante ovvero nel torrente circolatorio, ed infine quello marginale. Nel sangue hanno un'emivita molto breve, mentre nei tessuti possono sopravvivere fino a 2 settimane.

Nel prossimo articolo apriremo il capitolo dei leucociti mononucleati, vi aspetto su Tgvet.

A cura della Dr.ssa Martina Chiapasco

 

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