Nel precedente articolo abbiamo trattato dei fattori che interferiscono sull’accoppiamento naturale. In questo articolo invece ci occuperemo di una metodica utilizzata in sostituzione dell’accoppiamento naturale: la fecondazione artificiale. Quest’ultima trova impiego laddove vi siano ostacoli fisici o patologici all’espletamento del coito, ed ultimamente sta prendendo sempre più piede nella realtà canina.
Gli steps da eseguire in questa metodica sono principalmente tre:
1. PRELIEVO DEL SEME
2. ESAME DEL SEME
3. INSEMINAZIONE
Per la raccolta del seme nel maschio si ricorre ad uno strumentario specifico che comprende una vagina artificiale in gomma sterile, una provetta di raccolta sterile ed un paio di guanti.
Il tutto deve essere riscaldato a 37°C prima dell’utilizzo per evitare di causare morte spermatica da shock termico. Inoltre è bene evitare l’utilizzo del lattice e il contatto diretto dello sperma con la gomma poiché questi materiali sono risultati essere spermicidi.
Una volta preparata l’attrezzatura necessaria il maschio viene condotto in un ambiente pulito, tranquillo e con pavimento antiscivolo.
La presenza di una femmina in calore facilita sicuramente le manovre successive. In questo modo è possibile assistere alla monta e allo sfoderamento parziale spontaneo del pene.
La vagina artificiale viene adattata al pene nel più breve tempo possibile dall’inizio dell’eiaculazione. Il cono della vagina artificiale collegato preventivamente alla provetta di raccolta sarà tenuto in mano dall’operatore al fine di garantire un certo grado di termoregolazione. Di solito il prelievo viene effettuato sino a che il materiale eiaculato mantiene un colorito biancastro, denso, opaco tipico della frazione ricca di sperma (circa 4 minuti), per essere poi sospeso nel momento in cui si ha l’emissione di un liquido chiaro e trasparente (povero di spermatozoi).
E’ molto importante controllare sempre che il pene venga poi retratto all’interno del prepuzio. Se ciò non avviene naturalmente sarà indicato aiutare manualmente il riposizionamento al fine di evitare eventuali danni all’organo.
Prima dell’inseminazione deve essere fatto un esame macroscopico e microscopico dello sperma di cui abbiamo già parlato nell’articolo "VALUTAZIONE DEL SEME NEL CANE E NEL GATTO"
Sicuramente quella del prelievo del seme risulta essere la fase più indaginosa rispetto alle successive, in quanto bisogna cercare di essere il più possibile sterili, veloci, precisi e calmi.
Tra la raccolta del seme e l’inseminazione possono passare anche 15 minuti, tempo necessario per eseguire l’analisi del seme al microscopio. Spesso però se lo sperma appare macroscopicamente normale si può procedere direttamente con l’inseminazione, risparmiando però alcune gocce di materiale per l’indagine microscopica successiva.
Nel prossimo articolo illustreremo nello specifico la tecnica di inseminazione.
A cura della dott.ssa Katty Camboni della Clinica Veterinaria Borgarello
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