giovedì 31 maggio 2012

Glaucoma (2°parte)

Dopo aver introdotto il tema del glaucoma, approfondiamo in questo articolo il problema del glaucoma nel gatto.

Il glaucoma nel gatto tende ad avere segni più impercettibili rispetto al cane. I proprietari possono osservare, per esempio, una pupilla dilatata oppure un cambiamento di colore e anche un ingrandimento del globo, ma nessun segno di dolore o di disturbo della funzionalità visiva. Possono essere colpiti entrambi gli occhi contemporaneamente, a differenza di quanto avviene nel cane. Spesso il proprietario nota che il proprio gatto è più tranquillo di prima, ma dal momento che la condizione è più comune negli animali anziani, ciò è spesso attribuito semplicemente all’età.

                                  gatto[1]

In alcuni casi non esiste un’anamnesi pregressa di malattia oculare o sistemica di un certo rilievo. Tuttavia, molti gatti possono avere una lunga anamnesi di uveiti trattate con successo variabile per mesi o anche anni prima dell’insorgenza del glaucoma. Le uveiti, di origine traumatica ma anche infettiva, comportano un blocco delle vie di efflusso dell’umor acqueo con conseguente aumento della pressione intraoculare e sviluppo di glaucoma. Il glaucoma secondario è anche una caratteristica del melanoma intraoculare felino, del linfoma o dell’adenocarcinoma del corpo ciliare.

Il glaucoma primario è raro. Occasionalmente è stato osservato nei gatti Siamesi e Birmani anziani e può essere causato da un’errata direzione dell’acqueo.

L’esame clinico generale del paziente è , molto spesso, nella norma. Possono essere colpiti uno o entrambi gli occhi. La pupilla, di solito, è dilatata e il riflesso pupillare diretto è assente o lento e incompleto. Generalmente è presente una modesta congestione episclerale, difficile tuttavia da apprezzare poiché il globo è molto ben inserito nell’orbita e la porzione di sclera esposta è molto limitata. L’edema corneale è una caratteristica comune del glaucoma felino. Può essere presente un ingrandimento del globo, ma spesso è impercettibile e deve essere differenziato dall’esoftalmo. Talvolta l’aumento di dimensioni del globo può causare una cheratite da esposizione: possono essere presenti ulcere corneali e vascolarizzazione e si dovrà sempre eseguire l’esame della fluoresceina. Possono essere anche presenti segni di uveite cronica. La lente può essere catarattosa e qualche volta lussata nella camera anteriore ma questo nel gatto non sempre determina un peggioramento del glaucoma. Il fondo oculare può manifestare segni di degenerazione retinica cronica quali iperriflettenza e atrofia dei vasi retinici.

La tonometria è fondamentale per la misurazione della pressione intraoculare e la diagnosi di glaucoma: è bene misurare la pressione intraoculare in entrambi gli occhi.

Come per tutte le malattie secondarie, il trattamento iniziale è diretto alla causa sottostante. Molti gatti possono avere un’uveite cronica e, quindi, si dovrebbe indagare su quale ne sia la causa. Specifici farmaci antiglaucoma hanno meno effetto che nei cani. Poiché è insolito che i gatti vengano colpiti da glaucoma acuto grave, raramente è necessario ricorrere a un trattamento d’urgenza con agenti iperosmotici sistemici. Gli inibitori dell’anidrasi carbonica sono efficaci nel diminuire le pressioni e sono la prima scelta per la riduzione della pressione intraoculare.

La prognosi per i casi di glaucoma felino è sempre riservata. Sebbene la funzione visiva possa essere mantenuta nonostante la pressione elevata, molti gatti non sono disponibili a una frequente medicazione topica ma essa è fondamentale per il mantenimento di una pressione intraoculare accettabile e, in ogni caso, la terapia deve essere mantenuta a vita.

A cura della Dott.ssa Valentina Declame

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