venerdì 13 dicembre 2013

Gengivostomatite cronica nel cane

La gengivostomatite cronica (CGS) descrive una sindrome clinica caratterizzata da un processo infiammatorio localizzato o diffuso a carico delle gengive e della mucosa orale. Si osserva nel cane ma rappresenta una condizione predominante nel gatto. Si ritiene che essa sia dovuta a una alterata risposta agli antigeni presenti nella cavità orale, in particolare a quelli della placca batterica presente sulla superficie dei denti. Anche se non è possibile escludere una patologia sottostante, per esempio pemfigo o lupus eritematoso, è essenziale ottenere il controllo della placca prima di cominciare l'iter diagnostico volto a confermarne o escluderne la presenza.

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Nel cane l'approccio diagnostico prevede un esame ematochimico completo al fine di escludere malattie sistemiche di tipo endocrino o renale, che possono favorire lo sviluppo di una grave infiammazione delle gengive; e un accurato esame della cavità orale con ricorso alla radiologia quando necessario per identificare possibili cause all'intensa risposta infiammatoria (residui radicolari ritenuti, parodontite).

Bisognerà in tutti i casi effettuare una terapia parodontale con detartrasi, lucidatura e trattamento delle lesioni patologiche; in seguito si valuterà la risposta al trattamento.

Spesso il solo mantenimento di una corretta igiene orale è sufficiente a risolvere l'infiammazione, è necessario però che la terapia venga continuata anche a casa, con una corretta alimentazione e ove possibile con la pulizia meccanica dei denti tramite uno spazzolino e l'applicazione di paste disinfettanti a base di clorexidina. Se ciò non fosse possibile nei soggetti predisposti il problema potrebbe ripresentarsi a circa uno-due mesi di distanza dalla detartrasi in sedazione, obbligando quindi il cane a sottoporsi nuovamente a un trattamento parodontale in anestesia generale.

Nei cani particolarmente insofferenti alla manipolazione da parte dei proprietari la soluzione si troverà solo nell'estrazione chirurgica dei denti che sono più predisposti all'accumulo di placca e tartaro, ovvero i molari e il quarto premolare. Questi saranno in tutti casi soggetti che dovranno essere sottoposti periodicamente a pulizia meccanica del cavo orale da parte del veterinario.

A cura della dott.ssa Noemi Faccoli della .

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