I pazienti che presentano tamponamento cardiaco devono essere sottoposti immediatamente a pericardiocentesi mentre è controindicata la somministrazione di diuretici in quanto inducono a ipotensione e possono portare a collasso cardiocircolatorio.
In alcuni casi è possibile somministrare dei glucocorticoidi al dosaggio antinfiammatorio per ridurre la formazione del liquido.
In alcuni casi è possibile somministrare dei glucocorticoidi al dosaggio antinfiammatorio per ridurre la formazione del liquido.
Nei pazienti nei quali la terapia conservativa non è più in grado di controllare gli episodi di tamponamento cardiaco, è opportuno utilizzare un approccio di tipo chirurgico, la pericardiectomia subtotale. Questa tecnica rappresenta la procedura d’elezione per prevenire gli episodi ricorrenti di tamponamento cardiaco. L’asportazione del pericardio dovrebbe facilitare il riassorbimento del versamento poiché la superficie pleurica presenta delle dimensioni maggiori ed una capacità di assorbimento complessiva più elevata.
In questo caso però è possibile che le cellule neoplastiche, specialmente quelle provenienti dagli emangiosarcomi e dai mesoteliomi, possono essere diffuse agli spazi pleurici.
Negli ultimi anni con l’affinamento della diagnostica per immagini si sono potute ottenere sempre maggiori informazioni sulla localizzazione e l’estensione delle neoplasie cardiache permettendo così una maggior pianificazione dell’approccio chirurgico, in alcuni casi, a seconda della localizzazione e della invasività è infatti possibile attuare una resezione chirurgica sia delle masse dell’atrio e dell’orecchietta di destra sia delle neoformazioni della base del cuore.
In questo caso però è possibile che le cellule neoplastiche, specialmente quelle provenienti dagli emangiosarcomi e dai mesoteliomi, possono essere diffuse agli spazi pleurici.
Negli ultimi anni con l’affinamento della diagnostica per immagini si sono potute ottenere sempre maggiori informazioni sulla localizzazione e l’estensione delle neoplasie cardiache permettendo così una maggior pianificazione dell’approccio chirurgico, in alcuni casi, a seconda della localizzazione e della invasività è infatti possibile attuare una resezione chirurgica sia delle masse dell’atrio e dell’orecchietta di destra sia delle neoformazioni della base del cuore.
Alcuni tumori possono essere trattati mediante resezione chirurgica.
La scelta dell’intervento dipende dalla localizzazione e dall’invasività della neoplasia.
La biopsia chirurgica di una massa non asportabile può essere importante se si considera di somministrare una chemioterapia.
La prognosi per gli animali che presentano un tumore cardiaco è generalmente riservata o infausta. Tuttavia, nei pazienti in cui è possibile asportare la massa neoplastica mediante intervento chirurgico, la prognosi è più favorevole.
Articolo a cura dello Staff della Clinica Veterinaria Borgarello
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