mercoledì 3 maggio 2017

Strongilosi bronco-polmonare nel gatto

Con strongilosi bronco-polmonare si intende in maniera generica malattie parassitarie che colpiscono le basse vie respiratorie del gatto dovute a nematodi a tropismo polmonare. 
L’ Aelurostrongylus abstrusus (Strongylida, Angiostronngylidae) è il nematode polmonare più diffuso e isolato quale agente causale di strongilosi bronco-polmonare nel gatto. Gli adulti del parassita si localizzano nel parenchima polmonare (bronchioli e alveoli) ed il ciclo biologico è simile a quello degli altri metastrongili. Le femmine depongono uova embrionate da cui schiudono larve di primo stadio (L1) le quali risalgono l’albero respiratorio fino al faringe, qui vengono deglutite, passando nelle feci. Le L1 necessitano di un ospite intermedio per proseguire il ciclo, in questo caso rappresentato da diversi molluschi gasteropodi terrestri, ad esempio le chiocciole (Achatina fulica o Helixaspersa): all’interno di queste mutano in larve infettanti di secondo (L2) e terzo stadio (L3). Il cerchio, per così dire, si chiude quando il gatto ingerisce il mollusco o altri predatori dello stesso quali lucertole, uccelli e roditori (ospiti paratenici), eventualità considerata più frequente.  Nell’ospite definitivo, i felini, le larve infettanti migrano per via linfoematica ai polmoni dove raggiungono lo stadio adulto.

In linea generale in soggetti immunocompetenti le infezioni da Aelurostrongylus abstrusus causano un quadro clinico cronico con tosse ricorrente, starnuti, scolo oculo-congiuntivale o nasale di tipo purulento e dispnea. Nelle forme avanzate l’animale può manifestare sintomi sistemici con letargia, febbre, depressione del sensorio, tosse parossistica. In soggetti molto giovani e/o immunodepressi, l’infezione da strongiloide può esitare anche nella morte del soggetto per insufficienza respiratoria.
Altri strongili bronco-polmonari sono Troglostrongylus brevior e Troglostrongylus subcrenatus (Strongylida, Cenosomatidae), un tempo considerati nematodi infestanti i felidi selvatici, oggi isolati anche nel gatto domestico e Oslerus rostratus (Strongylida, Filaroididae). Gli adulti di Troglostrongylus sono stati isolati in trachea, bronchi e brochioli, mentre quelli di Oslerus rostratus risiedono nei tessuti peribronchiali o nelle pareti bronchiali racchiusi in strutture simil-cistiche. Il ciclo di questi nematodi è analogo a quello sopra descritto per Aelurostrongylus abstrusus, ma per i troglostrongili è stata anche segnalata come possibile via di trasmissione quella diretta o transplacentare o mammaria, da gatte in allattamento alla prole. Il quadro clinico è anch’esso sovrapponibile a quello di A. abstrusus.


Il gold standard per la diagnosi di strongilosi bronco-polmonare nel gatto è l’esame feci con metodica di Baermann: la distinzione tra le larve in primo stadio dei diversi metastrongili è complessa a causa delle numerose similitudini morfologiche e richiede un elevato livello di preparazione parassitologica.

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