mercoledì 13 novembre 2019

Le emozioni del cane e del gatto



I cani e i gatti provano emozioni?

Ogni proprietario di un animale domestico risponderebbe subito a questa domanda dicendo "Certo che sì!"...ed avrebbe ragione.
Chi vive con un cane o un gatto sa di per certo che i nostri amici a quattro zampe sono in grado di provare emozioni e di manifestarle chiaramente agli umani.

Ma andiamo a scoprire cosa ci dice la scienza a riguardo.

Che cos'è un emozione?

Secondo i più recenti studi le emozioni sono definite come un processo complesso strutturato in una componente soggettiva (quello che l’animale prova),una componente espressiva (la risposta comportamentale) e una componente neurofisiologica (cosa succede all’organismo quando prova quella precisa emozione).

Gli studi affermano che le emozioni primarie ,ovvero gioia, paura, rabbia, tristezza e disgusto, siano universali e condivise da tutto il mondo animale (uomo compreso).
Esistono delle emozioni chiamate “secondarie” che a differenza delle primarie, non sono innate ma si sviluppano con la crescita, le esperienze e l’apprendimento sociale.
Esempi di emozioni secondarie sono la gelosia, la vergogna, la nostalgia e molte altre.


A cosa servono le emozioni?

Secondo la scienza le emozioni avrebbero un duplice scopo, una funzione adattativa (prepararsi all’azione per poter rispondere correttamente agli stimoli ambientali) e una funzione comunicativa/sociale.
Per esempio, a cosa serve la paura? La paura è molto utile per far sì che l’animale si renda conto del pericolo che sta correndo e che attivi di conseguenza una risposta comportamentale atta a  garantirgli la sopravvivenza.
Per quanto riguarda la funzione comunicativa/sociale, la lettura delle emozioni è riconosciuta come una capacità innata di tutti gli animali con delle importanti variabili soggettive legate all’esperienza e alla sensibilità individuale.
Nel cane l’espressività emotiva ha una variabilità anche legata alla razza di appartenenza. Spesso cani e gatti con una conformazione particolare (ad esempio i brachicefali) possono essere fraintesi e mal interpretati dagli altri animali e dall'uomo.



Le emozioni possono essere suddivise in emozioni positive o negative in base alla loro capacità di aumentare o diminuire il senso di piacere.
La gioia, ad esempio, inibisce i sentimenti negative e predispone l’organismo ad attività piacevoli, quali l’esplorazione, i comportamenti proattivi e le relazioni sociali.


Chiudiamo il nostro articolo ricordando che per una serena convivenza è importante saper riconoscere le emozioni del nostro amico a quattro zampe per poter modulare il nostro approccio, le gestione e le attività svolte insieme nella maniera più corretta possibile.

Vuoi maggiori informazioni? Clicca e contatta la Clinica Borgarello oppure compila il modulo sottostante. Se ti è piaciuto l'articolo condividilo con i tuoi amici e/o posta un commento, grazie.




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