martedì 3 marzo 2020

UROMASTICE: GUIDA ALLA GESTIONE (PRIMA PARTE)


L’uromastice è un sauro della famiglia Agamidae, originario delle zone desertiche dell’Africa Sahariana, Subsahariana e dell’Arabia Saudita.In base alla specie può avere dimensioni che vanno dai 30-35 cm dell’Uromastyx ocellata ai 75 cm dell’Uromastyx aegyptia. Gli Uromastyx sono dei buoni animali domestici, ma non sono consigliati per allevatori alle prime armi in quanto le loro necessità ambientali e dietetiche non vanno sottovalutate. In passato non superavano i 2-3 anni di età in cattività, ma oggi grazie ai miglioramenti gestionali, alcune specie possono vivere circa 10 anni.

FISIOLOGIA

Sono erbivori ad attività diurna, che occupano la maggior parte del tempo esposti al sole. In caso di necessità si nascondono in tane sottoterra per ripararsi dal troppo calore o dai predatori. Tendono a vivere in zone collinari e rocciose con buoni ripari e vegetazione, da cui possono trarre il loro nutrimento. Come per molti altri sauri, la loro colorazione può variare in base alla temperatura. La colorazione più scura consente loro infatti di assorbire più efficacemente la luce del sole e il calore. La loro coda caratteristica presenta delle spine, è muscolosa e pesante e può essere usata come arma contro eventuali avversari. Quando si sentono minacciati, colpiscono con la coda con grande velocità, vocalizzano e mostrano i loro piccoli denti.


ALLEVAMENTO

L’uromastice necessita di un terrario spazioso. Il terrario in cui viene tenuto il rettile deve replicare, per quanto possibile, il suo habitat naturale, cosa sempre impossibile da fare in modo perfetto in un ambiente tanto ristretto. Indicativamente per un esemplare adulto le dimensioni dovrebbero essere di 100 cm x 40 cm x 45 cm di altezza. L’allestimento deve essere tale da non complicare le operazioni di pulizia, che se diventano troppo impegnative rischiano di essere rimandate con conseguenze deleterie per l’igiene. 

Gli uromastici vanno alloggiati in terrari quanto più ampi possibile, con le pareti lisce, facili da pulire e disinfettare; i materiali più usati sono il vetro, il plexiglas, la plastica e la fibra di vetro.
All’interno del terrario vanno collocati dei nascondigli, ad esempio vasi di coccio o scatole con un’apertura o cortecce d’albero. I nascondigli sono indispensabili per il benessere dell’animale perché gli forniscono un senso di sicurezza e riducono lo stress. Questi rettili amano scavare perciò è fondamentale valutare anche la profondità del substrato. In natura possono scavare tane di profondità pari anche a 3 m, quindi è consigliato consentire loro di espletare questo comportamento anche in ambiente domestico. Se ciò non fosse possibile vanno forniti loro dei ripari di dimensioni e numero adeguati.

ALIMENTAZIONE

L’uromastice è un rettile erbivoro. I piccoli possono essere anche insettivori, ma con la crescita iniziano a consumare essenzialmente vegetali. I vegetali devono essere il  più possibile variati. Si possono offrire ad esempio la cicoria, radicchio, insalata, indivia, rucola, scarola, coste, carote e zucchine, tarassaco, peperoni e vari tipi di frutta. Il tutto va tagliato in piccoli pezzi e mescolato con cura. Si possono somministrare anche fiori, legumi, granaglie, piante aromatiche. Foglie e verdure vanno preparate e cambiate giornalmente. I legumi e le granaglie vanno forniti con una frequenza ridotta rispetto agli altri vegetali, una volta ogni 15 giorni. La dieta deve essere integrata con calcio carbonato, un integratore comunemente in vendita nelle farmacie, e un prodotto minerale-vitaminico.
Gli uromastici non necessitano di grandi quantità di acqua. In condizioni normali la quota di acqua necessaria viene assunta dalla dieta e non deve essere integrata. Lasciare una ciotola nel terrario può aumentare l’umidità portando danni pericolosi. Spesso preferiscono bere le goccioline di acqua spruzzate nel terrario o direttamente sulla testa con cadenza settimanale.

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