Le patologie nasali e
rino-faringee nel gatto annoverano qualsiasi condizione che colpisca le alte vie
respiratorie dalle narici al nasofaringe. Esiste un’ampia gamma di cause inducenti
malattia nasofaringea: infettive (virus, batteri, funghi, parassiti),
infiammatorie (rinosinusiti croniche, allergiche, polipi infiammatori),
neoplastiche (linfoma, adenocarcinoma,sarcoma), corpi estranei, vascolari
(epistassi es ipertensione o trombocitopenia), traumatiche, congenite
(fessurazioni palatine, brachicefalia) e, ancora, condizioni particolari quali:
stenosi nasali o nasofaringee, fistole orali.
Un approccio corretto alle
patologie naso faringee presuppone un’attenta valutazione del segnalamento,
dell’anamnesi e dell’esame clinico. Per quanto riguarda il segnalamento, l’età
gioca un ruolo importante: soggetti giovani vanno frequentemente incontro a
forme infettive, invece nei soggetti anziani con scolo e sternuti si tende a
dare priorità alle forme neoplastiche. L’anamnesi (ambiente, stile di vita,
presenza di altri animali, stato vaccinale, pregresse patologie, modalità di
insorgenza e progressione dei sintomi, precedenti terapie) è un altro tassello
fondamentale dell’iter diagnostico ancora di più se associato al segnalamento. Esempi
possono essere scolo e sternuti in animali giovani successivi a contatto con
altri gatti, che orientano verso forme infettive; insorgenza in seguito a
vomito e rigurgito che fanno ipotizzare patologie ab ingestis; stertore a
distanza di giorni o settimane da episodi di rinotracheite portano ad
ipotizzare stenosi rinofaringee.
La visita clinica prende
in considerazione la valutazione dei sintomi, l’esplorazione del cavo orale
comprensiva della valutazione dentale, l’auscultazione del torace e la palpazione
addominale. I segni clinici legati a patologie delle alte vie respiratorie sono
piuttosto aspecifici, ma aiutano a localizzare il problema. Scolo nasale,
sternuti, epistassi o epifora indicano
di solito problematiche nasali mentre
stertore e disfagia orientano più verso il rinofaringe. Deformità a
livello facciale possono indicare riniti croniche o fungine o neoplasie.
Altrettanto
importante è valutare la presenza di sintomi concomitanti, legati a
localizzazioni differenti dalle alte vie aeree, ma correlabili ad esse: vomito,
rigurgito o dimagramento mettono in relazione con l’apparato gastroenterico.
Dispnea e tosse portano a pensare a una patologia diffusa a tutto l’apparato
respiratorio; polipi nel rinofaringe sono frequentemente associati a polipi
dell’orecchio esterno/medio con pazienti che manifestano stertore, scolo
nasale, otite esterna o vestibulopatia. La rinoraggia (scolo di sangue dal
naso) è più probabile in corso di patologie neoplastiche o micotiche oppure in
gravi forme infettive batteriche in soggetti già debilitati. Lo stertore è
associabile ad alterazioni del diametro delle vie aeree quali stenosi o polipi
rinofaringei.
Per quanto riguarda la
diagnosi di affezioni nasali e rino-faringee, un minimum database (profilo
emato-biochimico, esame delle urine e delle feci) raramente fornisce riscontri
illuminanti ma rappresenta comunque un approccio corretto, specialmente in
soggetti anziani, per valutare le condizioni generali del soggetto; anche
l’indagine sullo stato retrovirale (leucemia felina e immunodeficienza felina) risulta
importante soprattutto in chiave prognostica. In presenza di epistassi
(fuoriuscita di sangue dal naso) è suggeribile procedere con la misurazione
della pressione sistemica e della coagulazione, a maggior ragion se si
pianifica una rinoscopia. Se si sospetta una forma infettiva, i tamponi nasali seguiti
da una PCR possono essere di ausilio diagnostico (calicivirus, herpesvirus,
bordetella b., mycoplasmosi), stando molto attenti all’interpretazione dei
risultati insufficienti, da soli, a far diagnosi eziologica certa.
La diagnostica per
immagini viene frequentemente utilizzata in seconda battuta, dopo terapia medica
ex juvantibus, perché necessita di anestesia generale al fine di ottenere un
corretto posizionamento del paziente. Lo studio radiografico, in particolare,
deve comprendere almeno una proiezione latero-laterale standard ed una dorso
ventrale insieme a quelle mirate all’area da indagare. E’ suggeribile eseguire
radiografie prima di eventuali lavaggi nasali o rinoscopia e relativi prelievi
bioptici, poiché tali indagini potrebbero falsare l’interpretazione
radiologica. La tomografia computerizzata (TAC) offre immagini e dettagli
ancora più precisi della radiologia, in particolare a livello di turbinati.
Infine, laddove la terapia medica fallisca o se si sospettano forme
neoplastiche o nei casi in cui lo stertore rappresenti il sintomo principale, l’esame
endoscopico del rino-faringe con contestuale prelievo bioptico risulta
imprescindibile ai fini diagnostici.
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