La malattia parodontale o parodontopatia o parodontite è il risultato di una risposta infiammatoria alla placca dentale, cioè l'accumulo di batteri del cavo orale sulla superficie dentale, ed è confinata al parodonto, ovvero allo spazio che si trova intorno al dente. Si tratta con ogni probabilità della patologia di più comune riscontro nella clinica dei piccoli animali. Il segno più precoce della malattia è la gengivite, cioè l'infiammazione delle gengive. Se questa non viene trattata si può sviluppare una parodontite, caratterizzata da una reazione infiammatoria che provoca la distruzione del legamento parodontale e dell'osso alveolare che accoglie il dente. Alla fine una parodontite non trattata porta a mobilità e caduta del dente colpito, e spesso non è limitata ad un dente solo. L'infezione del parodonto può essere fonte di disturbi per l'animale. Sussiste infatti una forte evidenza che un focolaio infettivo a livello di cavità orale possa favorire lo sviluppo di un processo patologico a carico di un organo distante. Di conseguenza, la prevenzione e il trattamento delle malattie parodontali non sono finalizzate alla sola estetica della bocca ma necessarie per la salute generale e il benessere dei nostri amici a quattro zampe.
La causa primaria di gengivite e di parodontite è l'accumulo di placca dentale sulla superficie del dente; questa induce una risposta infiammatoria a carico dei tessuti gengivali e la sua rimozione ha come effetto la scomparsa dei segni clinici dell'infiammazione. Il tartaro compare secondariamente.
I meccanismi patogenetici implicati nella malattia parodontale includono le lesioni dirette da parte dei microrganismi della placca e le lesioni indirette da parte dei microrganismi che si instaurano a seguito del processo infiammatorio. Nella gengivite, la flogosi indotta dalla placca è limitata al tessuto molle. La profondità del solco tra gengiva e dente è normale (con la sonda parodontale, 1-3 mm nel cane e 0,5-1 nel gatto). Quando si instaura la parodontite invece, la distruzione infiammatoria della porzione coronale del legamento parodontale consente la formazione patologica di una tasca, detta tasca parodontale, di conseguenza la profondità del solco aumenta. Se il processo infiammatorio riesce ad evolvere, la cresta del processo alveolare comincia a riassorbirsi e inizia un processo di distruzione dell'osso alveolare. Il carattere e l'estensione della distruzione dell'osso alveolare possono essere diagnosticate radiograficamente.
La distruzione ossea orizzontale è spesso accompagnata da recessione gengivale e quindi non si osserva la formazione di tasche parodontali. Se non si verifica la recessione gengivale, la tasca parodontale è sopralveolare, ovvero al di sopra del livello del margine alveolare.
La distruzione ossea può anche procedere verticalmente lungo la radice formando difetti ossei angolari. La tasca parodontale diventa allora intra- o sotto-alveolare, vale a dire al di sotto del livello della cresta ossea.
L' esito finale della parodontite è la perdita del dente, evento dopo il quale la porzione crestale dell'osso alveolare subirà un processo di atrofia.
La diagnosi di malattia parodontale si fonda sulla visita clinica del parodonto con il paziente in anestesia generale, integrata dall'esame radiografico. E' essenziale differenziare la parodontite dalla gengivite al fine di instaurare un trattamento appropriato.
Nei pazienti con gengivite, la terapia mira a ripristinare la normalità clinica dei tessuti colpiti; in caso di parodontite confermata, si punta a limitare la progressione della malattia.
La profondità del sondaggio parodontale, la recessione gengivale, il coinvolgimento della forcatura e la mobilità misurano il grado di distruzione del parodonto, consentono di valutare la presenza e la gravità della parodontite. Si è osservato che un'infezione grave localizzata nella cavità orale, come ad esempio una parodontite generalizzata, può favorire una setticemia transitoria durante la masticazione. In effetti, è stata dimostrata un'associazione tra malattia parodontale e alterazioni istopatologiche a livello renale, miocardico (cuore) ed epatico. In odontoiatria umana è riconosciuta l'associazione tra malattia parodontale grave e patologie respiratorie.
L'accumulo continuo di placca esita in gengivite. Non tutti gli individui affetti da gengivite non trattata sviluppano una parodontite, ma solo alcuni e questa evenienza non può essere predetta. Tuttavia è certo che la gengivite non si sviluppa in animali con gengive clinicamente sane. Quindi la finalità della prevenzione e trattamento della malattia paradontale è quella di mantenere le gengive in condizioni di salute atte a prevenire eventuali complicazioni.
Le semplici cure di igiene orale applicate con costanza a casa dal proprietario sul proprio animale possono sicuramente aiutare a prevenire, se non evitare, questa patologia e le sue complicanze.
Nessun commento:
Posta un commento