Tra le emergenze cliniche respiratorie,
nella specie canina, è di frequente riscontro, l'edema polmonare
acuto.
Questa sindrome clinica è caratterizzata da un accumulo di liquido trasudatizio nei setti alveolari, negli spazi extracellulari ed anche negli spazi aerei del parenchima polmonare, originato da una congestione e dilatazione dei capillari del circolo polmonare.
Il liquido, interposto tra glia alveoli e sangue capillare, causa un'alterazione nella meccanica della funzionalità polmonare e della diffusione dei gas respiratori, ne conseguono difficoltà allo scambio di ossigeno e anidride carbonica e all'espansione della gabbia toracica.
L'edema polmonare può arrivare a determinare insufficienza respiratoria acuta, anche letale. Nella specie canina, la causa più frequente di edema polmonare acuto è rappresentato da un'insufficienza del settore sinistro del cuore.
L'edema non cardiogeno è causato da tutti quei fattori d'origine non cardiaca che determinano un aumento della pressione idrostatica a livello capillare, come le sostanze ( endogene/esogene ) che aumentano la permeabilità dell'endotelio vasale causando gravi lesioni alla membrana respiratoria, l'edema polmonare neurogeno, le reazioni anafilattiche ed eccessi nella fluidoterapia.
I sintomi clinici presentano una gravità variabile e sono rappresentati da : tachipnea ( aumento della frequenza respiratoria ) , dispnea ( respirazione prevalentemente addominale ), cianosi delle mucose, atteggiamento di “ fame d'aria ( ansietà, respirazione a bocca aperta, testa estesa sul collo, gomiti degli arti anteriori divaricati) e talvolta stato stuporoso e decubito laterale.
La diagnosi si basa principalmente sul riconoscimento dei segni clinici, e quando le condizioni del paziente lo permettono, sulla radiografia del torace.
Articolo a cura dello Staff della Clinica Veterinaria Borgarello
Vuoi maggiori informazioni? Clicca e contatta la Clinica Borgarello oppure compila il modulo sottostante. Se ti è piaciuto l'articolo condividilo con i tuoi amici e/o posta un commento, grazie.
Questa sindrome clinica è caratterizzata da un accumulo di liquido trasudatizio nei setti alveolari, negli spazi extracellulari ed anche negli spazi aerei del parenchima polmonare, originato da una congestione e dilatazione dei capillari del circolo polmonare.
Il liquido, interposto tra glia alveoli e sangue capillare, causa un'alterazione nella meccanica della funzionalità polmonare e della diffusione dei gas respiratori, ne conseguono difficoltà allo scambio di ossigeno e anidride carbonica e all'espansione della gabbia toracica.
L'edema polmonare può arrivare a determinare insufficienza respiratoria acuta, anche letale. Nella specie canina, la causa più frequente di edema polmonare acuto è rappresentato da un'insufficienza del settore sinistro del cuore.
L'edema non cardiogeno è causato da tutti quei fattori d'origine non cardiaca che determinano un aumento della pressione idrostatica a livello capillare, come le sostanze ( endogene/esogene ) che aumentano la permeabilità dell'endotelio vasale causando gravi lesioni alla membrana respiratoria, l'edema polmonare neurogeno, le reazioni anafilattiche ed eccessi nella fluidoterapia.
I sintomi clinici presentano una gravità variabile e sono rappresentati da : tachipnea ( aumento della frequenza respiratoria ) , dispnea ( respirazione prevalentemente addominale ), cianosi delle mucose, atteggiamento di “ fame d'aria ( ansietà, respirazione a bocca aperta, testa estesa sul collo, gomiti degli arti anteriori divaricati) e talvolta stato stuporoso e decubito laterale.
La diagnosi si basa principalmente sul riconoscimento dei segni clinici, e quando le condizioni del paziente lo permettono, sulla radiografia del torace.
L'edema polmonare cardiogeno è un
evento patologico che si manifesta come conseguenza
dell'insufficienza cardiaca sinistra, tale condizione si instaura
secondariamente a diverse patologie che coinvolgono il cuore sinistro
come miocardio, valvole e grossi vasi.
Nel cane le più frequenti patologie
cardiache che determinano uno scompenso cardiaco sinistro, sono
rappresentate dalla degenerazione mixomatosa della valvola mitralica
e dalla cardiomiopatia dilatativa.
Non sempre è possibile risolvere un
quadro di edema polmonare, soprattutto a causa di alterazioni
cardiache sottostanti irreversibili ( come l'ipertensione polmonare )
o per lo sviluppo di insufficienza renale acuta che rappresenta un
limite all'ulteriore somministrazione di farmaci diuretici.
Prevenire l'insorgenza dell'edema
polmonare rappresenta certamente la strada più valida e meno
rischiosa per la salute dei nostri pazienti. Per questo i soggetti
con soffi cardiaci, devono essere sottoposti a visite cardiologiche
periodiche, duranti le quali, grazie all'ausilio della diagnostica
per immagini ( radiografie al torace ed ecocardiografia ) si possa
identificare il tipo di cardiopatia, definirne lo stadio di
evoluzione ed intraprendere una terapia idonea per ritardarne
l'evoluzione verso l'insufficienza cardiaca.
Articolo a cura dello Staff della Clinica Veterinaria Borgarello
Vuoi maggiori informazioni? Clicca e contatta la Clinica Borgarello oppure compila il modulo sottostante. Se ti è piaciuto l'articolo condividilo con i tuoi amici e/o posta un commento, grazie.
Nessun commento:
Posta un commento