Esistono molte sostanze alimentari, alcune delle quali
presenti in maniera pressoché costante nelle abitazioni domestiche, che
possono, con una certa facilità, provocare intossicazione degli animali da
compagnia. Spesso tali alimenti sono volontariamente forniti agli animali dai
loro proprietari, che, ignari della potenziale tossicità di certi cibi, danno
loro gli avanzi dei propri pasti o condividono con essi dolciumi o frutta,
molto spesso nell’intento di ricompensarli per una loro prestazione. In altri
casi, gli animali trovano all’interno dell’abitazione tali prodotti che, per
golosità o curiosità, possono arrivare a consumare. Le sostanze maggiormente
incriminate risultano essere la cioccolata, le cipolle,l’uva,e in particolar
modo in questo periodo natalizio attenzione a fiori e piante come ad esempio la
nota Stella di Natale .
La
sintomatologia di un avvelenamento cambia a seconda del tipo di veleno entrato in circolo
nell'organismo dell’animale. Alcune tossine sono a lento rilascio, mentre altre
causano sintomi gravi ed evidenti nel
giro di pochi minuti dall'assunzione. Il periodo delle feste è
particolarmente pericoloso, poiché nelle abitazioni sono facilmente reperibili
grandi quantità di dolciumi e cioccolatini. Le sostanze presenti in quasi tutti
i tipi di cioccolata, e responsabili degli effetti tossici negli animali, sono
due: la teobromina e la caffeina, la cui concentrazione varia a seconda del
tipo di cioccolato.
Gli alimenti
contenenti cioccolato, oltre a contenere la teobromina e la caffeina,
presentano un tenore lipidico particolarmente elevato. I segni clinici
solitamente si presentano tra le 6 e le 12 ore dall’ingestione. Inizialmente la
sintomatologia include, vomito, diarrea,irrequietezza, fino a tremori e
convulsioni.
Questo
costituisce un ulteriore pericolo per i cani, in quanto l’assunzione di un
pasto ricco in grassi può causare pancreatite acuta, evento che,
nell’immediato, può mettere in pericolo la vita dell’animale. Per queste
sostanze non esistono antidoti,dunque riconoscere tempestivamente
l’avvelenamento ed intervenire con la massima rapidità è fondamentale per
salvare la vita all’animale
La terapia è
solo sintomatica e di supporto, nell’ottica di stabilizzare il paziente,
realizzare la decontaminazione gastrointestinale e fornire una cura di
sostegno.
Le cipolle
appartengono alla famiglia delle Liliaceae, genere Allium. Esse possono
causare, se ingerite in grandi quantità, delle intossicazioni potenzialmente
serie e minacciose per la vita degli animali domestici. Cani e gatti possono
ingerire bucce o pezzi di cipolla cruda, rovistando nella spazzatura o
rubandoli dalla tavola o dal pavimento, o possono assumere resti di cibi
contenenti cipolla che i proprietari, ignari degli effetti tossici, forniscono
loro volontariamente. I gatti sono estremamente suscettibili a tale
intossicazione, a causa delle particolare struttura dell’emoglobina e della
carenza di alcuni enzimi detossificanti.
Gli effetti
tossici provocati dall’ingestione della cipolla dipendono ovviamente dalla
quantità ingerita. I sintomi più frequenti sia nel cane che nel gatto sono
rappresentati da pallore delle mucose,debolezza, depressione, aumento della
frequenza cardiaca e respiratoria, vomito e/o diarrea, anoressia.
Uva fresca e uva
passa, frutti molto appetiti dai cani per il loro sapore dolce, si possono
rendere responsabili di gravi intossicazioni in questa specie animale.
A seguito
dell’ingestione di tali alimenti i soggetti più sensibili manifestano inizialmente
turbe gastrointestinali iniziali che possono esitare in insufficienza renale
acuta.
E’ ormai parte
della nostra cultura ritenere che il lattice della Stella di Natale sia un
potenziale pericolo per la vita in casa dei nostri cani e gatti. Naturalmente
non solo per loro, ma anche per i nostri conigli, cavie e piccoli mammiferi in
genere, i quali, si sa, sono particolarmente golosi di piante e fiori. I sintomi dell’eventuale
contatto ed intossicazione che sono i seguenti:
-Irritazione delle mucose dell’apparato
digerente
-Gonfiore e bruciore su labbra, lingua e bocca
-Irritazione degli occhi (più grave)
-Congiuntivite-lacrimazione
-Vomito
-Diarrea
Anche
in questo caso non esiste un antidoto specifico, Fondamentale in caso di sintomi
è la terapia sintomatica e di supporto,quindi in caso di necessità contattare
immediatamente un Medico Veterinario o recarsi tempestivamente presso la
Struttura a voi più vicina.
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