Il 25 Novembre l’Aula della Camera ha approvato l’A.C.2836-A riguardante la “Ratifica ed esecuzione della Convenzione europea per la protezione degli animali da compagnia” di Strasburgo, datata 13 Novembre 1987: la ratifica ha sfiorato l’unanimità con 466 voti a favore, un unico no e 6 astenuti.
La Convenzione e relativa ratifica non riguardano soltanto il taglio della coda ed altre cosiddette “mutilazioni”, su cui si è ampliamente dibattuto negli ultimi mesi. A tal riguardo sono previste sanzioni penali equiparabili a quelle per il reato di maltrattamento animale, laddove l’animale sia sottoposto all’amputazione della coda o delle orecchie, alla recisione delle corde vocali, all’asportazione delle unghie o dei denti o ad altri interventi chirurgici comunque destinati a modificarne l’aspetto o finalizzati a scopi NON TERAPEUTICI, ovvero non previsti dal regolamento ministeriale. Quest’ultimo dovrà essere stilato in concerto con la Federazione nazionale degli Ordini Veterinari ed emanato dal Ministero della Salute.
Un passo ancora più importante è stato fatto a tutela degli animali e delle famiglie che li accolgono: il disegno di legge, infatti, prevede pesanti sanzioni penali ed ammende contro coloro (trasportatori, cedenti e riceventi) che favoriscono il traffico illegale di cuccioli dall’Est, grande fonte di rischi sanitari, quale la reintroduzione della rabbia, di maltrattamento animale ed evasione fiscale.
Ricordiamo, infine, che pene ancora più severe verranno applicate a chi uccide gli animali: non sarà infatti più necessario il requisito di “crudeltà” per essere condannati, con le nuove regole verrà punito chiunque cagiona, senza necessità, la morte di un animale.
Articolo a cura della Dr.ssa Martina Chiapasco
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