COS’E’ LA MALATTIA PARODONTALE
Con il termine generico di malattia periodontale, o parodontopatia, si definiscono sia la gengivite che è un’infiammazione localizzata alle gengive, sia la parodontite, che interessa il dente e tutte le sue strutture di supporto (parodonto). La causa principale di questa patologia è la placca una sostanza giallo-grigiastra, costituita da batteri, glicoproteine salivari, polisaccaridi extracellulari e detriti alimentari, che si depositano sulla superficie dei denti, sulla gengiva e sul solco gengivale. La placca con il tempo va incontro ad un processo di mineralizzazione e si trasforma in tartaro, molto più duro e difficile da rimuovere. La presenza di placca e tartaro viene, inoltre, favorita da altri fattori, quali:
· quantità e composizione della saliva
· mal occlusioni
· persistenza dei denti da latte (decidui)
· forme infiammatorie del cavo orale
· alimentazione
· età
· disfunzioni ormonali
EVOLUZIONE DELLA MALATTIA
Con l’avanzare della patologia si manifesta retrazione gengivale e formazioni di tasche parodontali fino ad arrivare al riassorbimento dell’osso alveolare con successiva mobilità e perdita dei denti.
Inoltre i batteri presenti a livello della placca dentale possono poi raggiungere attraverso il sangue altri distretti dell’organismo, quali il cuore, i reni ed il fegato, determinando patologie complesse.
PRINCIPALI SEGNI CLINICI
Cani e gatti difficilmente mostrano in maniera evidente i disagi provocati dalla patologia periodontale.
Possono però presentare:
· alito cattivo (alitosi)
· diminuzione dell’appetito
· riluttanza ad assumere cibi duri
· sanguinamento gengivale
· dolore durante la masticazione.
Nei casi più gravi possono manifestarsi:
· gonfiori
· scolo nasale o starnuti
· fistola oronasale
QUALI SOGGETTI SONO A RISCHIO?
La malattia periodontale è la patologia che più frequentemente si riscontra nei carnivori domestici, colpisce infatti l’80% dei cani ed è largamente diffusa anche nella popolazione felina.
Tutti gli individui possono essere colpiti da malattia periodontale. Generalmente la faccia esterna dei denti (vestibolare) è colpita più gravemente rispetto a quella interna (linguale) ed i denti mascellari sono più colpiti rispetto a quelli mandibolari.
Esiste una predisposizione individuale a sviluppare la malattia, ma è anche riconosciuta un predisposizione di razza e di taglia. Infatti le razze toy sono colpite più precocemente e gravemente (Bassotti, Yorkshire terriers, Maltesi e Barboncini) ed i soggetti brachicefali (Carlino e Bulldog francese).
PREVENZIONE DENTALE
Prevenire la malattia periodontale significa prevenire la formazione di placca, o almeno rallentarla, ed eliminare il deposito presente sui denti. Infatti, mentre il tartaro può essere eliminato solo mediante detartrasi (pulizia dei denti effettuata in anestesia generale con il paziente intubato), la placca può essere rimossa utilizzando lo spazzolino da denti. E’ quindi molto importante istituire un piano di igiene orale domiciliare appropriato, anche in seguito all’intervento del veterinario per mantenere i risultati ottenuti dalla detartrasi e prevenire lo sviluppo di nuove lesioni periodontali. La massima efficacia si ottiene associando la spazzolatura dei denti con l’impiego di un gel dentario ad azione antibatterica.
LA DETARTRASI
La detartrasi che viene eseguita in anestesia generale ha lo scopo di pulire i denti per rimuovere la placca e il tartaro accumulati e lisciare la superficie del dente.
Gli accumuli grossolani di tartaro a livello dei denti possono essere frammentati con l’ausilio di pinze mentre il rimanente tartaro sopra gengivale può essere eliminato con un ablatore ad ultrasuoni.
Se dopo la pulizia le condizioni del dente sono troppo gravi si procederà con l’estrazione. Questa si renderà necessaria per i denti che presentano mobilità o fenomeni evidenti di riassorbimento radicolare.
Anche i denti da latte persistenti, particolarmente i canini, devono essere estratti per impedire la formazione della placca tra la loro corona e quella dei denti definitivi.
In seguito vengono rimossi la placca e il tartaro sotto gengivali con l’aiuto di curette sotto gengivali.
L’ultima tappa è la lucidatura dei denti. Questa è indispensabile per levigare la superficie ed eliminare le rugosità che favoriscono l’adesione di nuova placca. Si utilizzano coppette ricoperte da una pasta apposita contenente sostanze lucidanti e antisettiche.
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