sabato 9 ottobre 2010

Trombiculiasi

trombicula La trombiculiasi è una parassitosi provocata dallo stadio larvale di un caro della famiglia dei Trombiculidi, Neotrombicula autumnalis. Le larve vengono chiamate larve d’agosto, vendemmiatori, acari della mietitura a causa della stagionalità estivo-autunnale della parassitosi. Tranne lo stadio larvale tutti gli altri stadi conducono vita libera nell’ambiente.
Le uova che vengono deposte sul terreno dall’acaro femmina danno origine a larve che si arrampicano sugli steli d’erba e attendono un ospite su cui salire per alimentarsi per diversi giorni prima di scendere per mutare in ninfe che attraverso diversi stadi mutano in adulti e ricominciano il ciclo.
Il contagio di animali o persone avviene quindi direttamente dall’ambiente nel periodo estivo-autunnale.
Il morso delle trombicule provoca irritazione e prurito locale dovuti all’azione proteolitica, irritante e allergizzante dei prodotti contenuti nella saliva che vengono rilasciati durante il pasto di sangue.

I segni dermatologici in caso di infestazione sono alopecia, eritema, escoriazioni e croste dovute all’autotraumatismo per l’intenso prurito, localizzati soprattutto a livello dei padiglioni auricolari, intorno a occhi e labbra, nella regione perianale e tra gli spazi interdigitali.

La diagnosi si basa sull’anamnesi e sui segni clinici ma viene confermata dalla presenza delle larve sul corpo dell’animale che sono facilmente riconoscibili a occhio nudo o con lente d’ingrandimento dato il loro caratteristico color arancio.

DSCN4068

All’esame microscopico le larve appaiono di color arancio, munite di peli e 6 paia di zampe con setole.DSCN4057

Larve di Trombicula Autumnalis

La prognosi è favorevole ma gli animali vanno spesso incontro a reinfestazioni se la trombicula è presente nell’ambiente dove l’animale vive. In questo caso sarebbero consigliati trattamenti ambientali con prodotti acaricidi. Il trattamento dell’animale viene fatto tramite applicazione di prodotti acaricidi 2-3 volte a settimana come permetrina, deltametrina o fipronil.
A volte è necessaria la somministrazione di antibiotici (se le lesioni dovute a prurito sono complicate) e corticosteroidi per alleviare il prurito.

A cura della Dottoressa Francesca Costanzo

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