Negli ultimi anni anche in Medicina Veterinaria è aumentato l’interesse per ciò che riguarda il dolore e la terapia del dolore. Sempre più numerose sono le pubblicazioni e gli articoli che trattano l’argomento su riviste specializzate, a dimostrazione del fatto che si sta assistendo ad un radicale cambio di mentalità, sia da parte dei medici veterinari che dei proprietari di animali.
E’ stato dimostrato da tempo che anche gli animali domestici sono in grado di provare dolore e la IASP (International Association for the Study of Pain- Associazione Internazionale sullo Studio del dolore) ha precisato che “l’impossibilità di comunicare non nega in alcun modo la possibilità che l’individuo stia provando dolore”. Questa affermazione, sebbene espressa nell’ambito della medicina umana, ben si adatta anche ai nostri amici a quattro zampe. Il dolore, una volta trascurato in quanto ritenuto “inevitabile” in numerose pratiche cliniche e chirurgiche, viene ora affrontato come una vera e propria sindrome, ovvero un evento patologico che, come tale, necessita di un trattamento adeguato. Fatta eccezione per il dolore acuto, l’unico considerato fisiologico dal momento che esercita un ruolo protettivo nei confronti dell’organismo in risposta ad uno stimolo dolorifico e che cessa nel momento in cui tale stimolo viene meno, altre tipologie di dolore non autolimitanti e non transitori sono da considerare cronici, ovvero patologici. Essi non hanno nessuna funzione biologica, non hanno un ruolo adattativo, sono debilitanti ed hanno un impatto significativo sulla qualità di vita del paziente. Infatti, la continua trasmissione degli impulsi nervosi dolorifici comporta alcune modificazioni fisiopatologiche a carico di numerosi organi e apparati (sistema nervoso centrale, apparato cardiovascolare, endocrino, metabolico) con conseguente alterazione dei processi di guarigione.
Il veterinario dovrebbe essere abile nel riconoscere i sintomi che indicano precocemente l’insorgenza di uno stato algico, in modo tale da riuscire ad intervenire su un dolore ancora lieve o moderato, prevenendone un peggioramento.
Una corretta diagnosi del dolore e della causa che ne è alla base, una attenta valutazione delle condizioni del paziente, una scelta mirata della terapia, promuovono il benessere psico-fisico dell’animale e ne permettono una più rapida guarigione.
Prossimamente pubblicheremo una serie di articoli per spiegare cos'è il dolore, quando si presenta e come riconoscerlo in tutte le sue manifestazioni.
A cura della Dott.ssa Valentina Declame
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