Quando si decide di far accoppiare due soggetti, è sempre meglio rivolgersi ad un medico veterinario, meglio ancora se specialista del settore. Infatti di un soggetto riproduttore dovranno essere valutati i seguenti punti:
-SEGNALAMENTO, cioè il suo identikit (razza ed età nello specifico)
-ESAME DELLE CONDIZIONI GENERALI
-ESAME PARTICOLARE DELL'APPARATO GENITALE
I due elementi fondamentali per l'identikit di un soggetto riproduttore sono la razza e l'età dell'animale. Vi sono infatti delle razze maggiormente predisposte a presentare patologie o anomalie genitali che si ripercuotono sulla fertilità dell'animale.
L'età è un altro fattore molto importante da considerare in quanto incide parecchio sulla qualità dell'attività riproduttiva. Infatti soggetti di età avanzata risultano più predisposti a patologie che possono comprometterne la fertilità. Nel maschio anziano per esempio ricorrono maggiormente le patologie prostatiche e testicolari, mentre nella femmina anziana ricordiamo la maggior insorgenza di endometriti e cisti ovariche, nonchè la maggior predisposizione a parti lunghi e difficoltosi dove spesso è necessario l'intervento del veterinario (parti distocici).
Inoltre si devono considerare anche una serie di patologie che pur non interessando direttamente la sfera riproduttiva possono comunque comprometterla. Per esempio le patologie articolari possono influenzare l'efficienza della monta nel maschio; invece le patologie endocrine e l'obesità possono alterare la libido sia nel maschio che nella femmina.
Dopo aver identificato il riproduttore, deve essere fatta un'anamnesi approfondita che comprende la storia clinica (profilassi vaccinale, malattie pregresse, eventuali interventi) e la storia riproduttiva (frequenza, durata e ciclicità dei calori, numero di accoppiamenti, parti ).
A questo punto si può procedere con la visita dell'animale in modo da accertarne il buono stato di salute ed escludere eventuali patologie che si potrebbero ripercuotere sulla sua fertlità. Inoltre i riproduttori di razze soggette a specifiche patologie devono essere testati per escludere la presenza di tali malattie prima di venire adibiti alla riproduzione. Per esempio per quanto riguarda le razze soggette a displasia dell'anca, sono richieste delle radiografie che attestino l'assenza della patologia nell'esemplare.
Dopo questo importante iter investigativo si può procedere con la visita specialistica vera e propria che comprende l'ispezione e la palpazione degli organi genitali esterni, ma questo argomento verrà trattato in modo dettagliato nel prossimo articolo.
A cura della dott.ssa Katty Camboni della Clinica Veterinaria Borgarello
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