Si tratta di una patologia di natura congenita, solitamente bilaterale, caratterizzata da anomalie morfologiche delle ossa del tarso. Tali anomalie possono portare, ma non sempre, a una disfunzione del piede che risulta ruotato verso l’esterno.
L’eziopatogenesi non è ancora del tutto chiarita, sicuramente di origine congenita sembra correlarsi alla presenza degli speroni o del primo metatarseo. Anatomicamente si rileva la presenza di uno o più nuclei accessori a livello del tarso che possono fondersi con l’osso centrale del tarso e determinare diversi gradi di rotazione dell’articolazione.
La patologia decorre generalmente in modo asintomatico e l’unico riscontro visibile può essere un’andatura a piedi aperti definita da alcuni alla “charlot”; nei casi più gravi può spingersi ad invalidare la camminata.
Alla visita clinica si evidenzia una rotazione esterna del piede di grado variabile, eventuale presenza di più speroni e alla palpazione si può rilevare la persistenza del primo dito. Distendendo le zampesi nota che il piede non segue l’allineamento della zampa ma è ruotato all’infuori. Continuando la visita solitamente non si evidenzia dolore ma si possono percepire a livello del comparto mediale della ossa accessorie. Il ROM risulta nella norma può essere presente una rotazione anche di molti gradi sull’asse longitudinale.
La diagnosi viene effettua radiograficamente con proiezioni dorso plantari del garretto a partire dalle 8 – 9 settimane di età.
L’immagine radiografica è quella che definisce esattamente quali sono le anomalie articolari: si possono riscontrare dei nuclei accessori che solitamente non sono presenti. Come si può vedere dalle immagini normali e patologiche riconosciamo un nucleo accessorio prossimale che si sta fondendo con l’osso centrale del tarso dando origine ad una formazione ossea con la tipica forma di banana e un nucleo accessorio distale di grandi dimensioni. Il soggetto dell’immagine non presenta il primo metatarseo ma ha due speroni.
Le malformazioni che determinano una rotazione del piede possono invalidare in modo più o meno marcato la deambulazione e predispongono allo sviluppo artrosico a livello articolare.
Questa patologia si manifesta con maggior incidenza nei cani di taglia gigante ed in particolar modo nelle razze indicate nella tabella.
Il trattamento di questa patologia si rende necessario per gradi di rotazione elevati che determinano una grave incapacità a deambulare. Il trattamento è di origine chirurgica e deve essere valutato paziente per paziente e richiede un planning basato su accurati studi radiografici e/o TAC.
Diagnosi precoce e attenta considerazione del problema sono alla base di una vita normale del cane.
Potete contattarci per qualunque chiarimento o consiglio, se il vostro cane presenta questo problema potete inviarci le immagini (radiogrammi e paziente) per arricchire la nostra banca dati.
A cura del dott. B. Borgarello
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