In questo articolo valutiamo tutti i fattori che possono influire sulla manifestazione della displasia dell’anca nel nostro cucciolo. Abbiamo visto nel precedente articolo che il corretto sviluppo durante la crescita di questa delicata articolazione deriva da un giusto equilibrio fra le forze esercitate dalle diverse strutture ossee, muscolari, tendinee e legamentose che consentono alla testa del femore di rimanere ben alloggiata nella sua cavità acetabolare. Analizziamo ora nel dettaglio i fattori che possono alterare la normale crescita del cucciolo.
Iniziamo a vedere quando si sviluppa: sappiamo che non è evidenziabile alla nascita ma si sviluppa durante l’accrescimento (primo anno), che esiste una componente genetica e che è notevole l’influenza dei fattori ambientali: quali l'alimentazione, il tipo e la quantità d’esercizio fisico, eventuali traumi e possibili malattie concomitanti.
Componente genetica: la modalità di trasmissione ereditaria è determinata da numerosi geni e quindi è di tipo poligenico. La malattia può essere trasmessa da un genitore ad un discendente anche se il genitore non presenta displasia, perché portatore sano dei geni della malattia. La displasia, infatti, non si manifesta in tutti i soggetti geneticamente colpiti, ma solo in una parte di loro. Il patrimonio genetico dei genitori può essere considerato libero da displasia non solo quando essi stessi non ne sono colpiti, ma quand’anche tutti i loro parenti non sono risultati displasici. Non basta quindi conoscere solo i genitori! Questa componente è INDISPENSABILE perché si manifesti la displasia.
Tra i fattori ambientali, un ruolo di primo piano spetta all’alimentazione. Per la displasia dell’anca, sono sotto accusa in particolare le diete ipercaloriche ed iperproteiche.
Tali regimi alimentari provocano nei cuccioli, specie di taglia grande e gigante, un incremento del peso assai più rapido di quello tipico della razza e, nel contempo, determinano un’accelerazione della crescita ossea, non controbilanciata da uno sviluppo proporzionale della componente muscolare e legamentosa.
Altri fattori che possono aggravare una displasia sono: l’esercizio fisico esagerato, in soggetti ad esempio avviati troppo precocemente ad intense attività agonistiche o di lavoro; eventuali traumi, cui i cuccioli sono particolarmente esposti per loro naturale vivacità; possibili malattie ossee concomitanti.
Tutti questi fattori vanno prevenuti scegliendo accuratamente i riproduttori, adottando un regime dietetico idoneo per il nostro cucciolo: esistono in commercio crocchette bilanciate per età e taglia del cane (leggi questo articolo sull’alimentazione) e facendo fare un equilibrato esercizio fisico al cucciolo. Come sicuramente è dannoso un eccesso di allenamento è anche da evitare la “vita in poltrona”.
Riassumiamo i punti importanti:
- fattori genetici
- fattori ambientali
- velocità di crescita
- conformazione muscolare
- equilibrio tra ossatura e muscolatura
- disturbi dell'ossificazione
Nel prossimo articolo vedremo quando si manifesta la displasia.
Se vuoi leggere tutti gli articoli sulla displasia clicca qui.
Articolo a cura del Dott. Bartolomeo Borgarello, Clinica Veterinaria Borgarello
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