L’eversione della cartilagine della terza palpebra colpisce di solito i cani appartenenti a razze di taglia grande come Alani, san Bernardo, Weimaraner, Terranova, Bulldog. Questa patologia può riscontrarsi anche nei gatti, seppure raramente.
L’eversione può verificarsi unilateralmente, con la possibilità di coinvolgere in seguito entrambi gli occhi.
L’eziologia di questa patologia non è determinata da una sola causa ma si pensa sia data da più fattori: squilibrio della crescita tra la porzione anteriore e quella posteriore della terza palpebra, difetto insito nella cartilagine, o presenza di aderenze congiuntivali.
I segni clinici consistono nella presenza, a livello del canto mediale, di una deformazione rosacea, che può simulare la procidenza della terza palpebra, ma che ad un’attenta ispezione si dimostra essere la porzione della cartilagine ricurva su se stessa.
Si manifesta solitamente in animali di età inferiore ai 12 mesi ed è stata suggerita un’origine ereditaria genetica.
Se non viene trattata, la patologia determina un’infiammazione cronica della congiuntiva associata a scolo oculare.
Il trattamento della patologia è di tipo chirurgico e consiste nella resezione della porzione deformata della cartilagine.
A cura della Dott.ssa Valentina Declame
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