Dopo aver elencato quali possono esser le cause di otite esterna nel cane vediamo quale è il giusto approccio a questa patologia.
Innanzitutto è necessario raccogliere un’anamnesi accurata che permetta di capire se il problema è localizzato solo all’orecchio o sono invece presenti concomitanti altri segni sistemici o dermatologici.
Prima di manipolare l’animale (manovra che potrebbe risultare dolorosa in corso di otite) è importante valutarne l’atteggiamento (testa ruotata, grattamento, padiglione auricolare portato basso).
A questo punto si può procedere con l’ispezione del padiglione auricolare vero e proprio per rilevare la presenza di croste, scaglie, eritema, edema, ulcerazioni, iperpigmentazione poichè alcune particolari lesioni possono essere suggestive di certe patologie. Se l’animale lo permette vengono anche effettuati prelievi dalle lesioni per effettuare esami specifici.
Un ulteriore step diagnostico consiste nel palpare accuratamente il padiglione auricolare per evidenziare la presenza di proliferazioni o calcificazione del condotto che testimoniamo la cronicità della patologia in corso.
Solo alla fine si arriva all’esame otoscopico vero e proprio con un otoscopio che permette l’esame del condotto uditivo esterno e la valutazione dell’integrità della membrana timpanica.
Quando il timpano non può essere completamente visualizzato e ci sono dubbi sulla sua integrità è necessario svolgere esami più complessi come la videotoscopia.
La diagnosi di otite su base quindi sulla presenza dei caratteristici segni clinici e sui risultati degli esami complementari.
L’esame citologico del cerume prelevato con tampone auricolare e strisciato su un vetrino è indispensabile per evidenziare infezione o colonizzazione batterica e fornisce utilissime informazioni sugli agenti patogeni presenti ( batteri, lieviti, granulociti neutrofili).
L’antibiogramma e la coltura batterica vengono invece utilizzati se è presente otite media o se l’esame citologico evidenzia la presenza di bastoncelli.
Torneremo presto a parlare di otite esterna con alcuni cenni terapeutici.
A cura della dott.ssa Francesca Costanzo della Clinica Veterinaria Borgarello.
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