La carenza di vitamina C nella cavia rappresenta una grave patologia per questo piccolo animaletto domestico.
La cavia, infatti, è uno dei pochi mammiferi incapaci di sintetizzare autonomamente la vitamina C. Per questo motivo risulta indispensabile fornirgliela dall’esterno, tramite l’alimentazione o prodotti specifici farmacologici.
Il fabbisogno giornaliero di vitamina C per una cavia in salute è compreso tra 10 e 30 mg/kg. In alcune condizioni, patologiche o fisiologiche, però il fabbisogno aumenta: in corso di gestazione, crescita, lattazione, stress o malattie concomitanti.
E’ necessario fornire quotidianamente un’integrazione di vitamina C. Questa può essere fatta assumere alla cavia tramite un’alimentazione molto varia con verdura e frutta ricche di questa vitamina, come le brassicacee (cavoli, verze, broccoli e simili), ravizzone, peperone (rosso soprattutto), tarassaco, erba di campo, prezzemolo ed agrumi (arance e mandarini). Altri alimenti come mele, carote ed insalata ne sono, invece, poveri.
Una corretta alimentazione è assolutamente fondamentale per la salute delle cavie. Errori alimentari, come la carenza di vitamina C, possono predisporre questi delicati animaletti a svariate problematiche.
La patologia data dalla carenza di vitamina C (od acido ascorbico) prende anche il nome di scorbuto ed è caratterizzata da sintomi di diversa gravità legati all’apparato gastro-enterico, articolare, dermatologico e sanguigno.
La vitamina C ha un ruolo fondamentale nella sintesi del collagene, proteina presente nei vasi sanguigni, nella pelle, nei muscoli e nelle ossa. Proprio per questo, una sua carenza può provocare:
- alterazioni all’integrità dei vasi sanguigni con possibili emorragie soprattutto articolari e gengivali;
- degenerazione della mucosa intestinale ed infezioni batteriche secondarie, con conseguenti stasi gastro-intestinale, diarrea ed anoressia (riduzione od assenza di appetito);
- problemi dermatologici, come pelo opaco ed ispido, arruffato e pododermatiti (infiammazioni a carico delle zampe posteriori);
- disturbi articolari con tumefazioni o dolore a livello delle articolazioni soprattutto degli arti posteriori e riluttanza al movimento;
- alterazioni nello sviluppo di ossa e denti con instabilità dentale e conseguenti problemi di malocclusione.
In caso di carenze parziali i sintomi possono essere vaghi e poco specifici, come zoppie, diarrea e scarso appetito. In caso, invece, di gravi carenze si può arrivare addirittura alla morte.
E’ molto importante quindi essere informati correttamente sulle esigenze nutrizionali di questi roditori e fornire quotidianamente vitamina C con un’ottima alimentazione o con specifici preparati farmaceutici secondo il consiglio del proprio veterinario!
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