martedì 11 dicembre 2018

CHERATITE EOSINOFILICA DEL GATTO

La cheratite eosinofilica è una patologia a carico della cornea, abbastanza comune nel gatto, colpisce generalmente un solo occhio ma può interessare anche anche entrambi gli occhi. L' età media di insorgenza è 5-6 anni .

Clinicamente si manifesta con la formazione di placche corneali superficiali, rilevate, grigio-biancastre, con superficie irregolare, vascolarizzate, a carico del quadrante dorso-laterale dell'occhio.


Le cause sono da imputare a stimoli infiammatori cronici come per esempio cheratiti da Herpes virus felino di tipo 1 (FHV-1), tuttavia non è ancora stata dimostrata una correlazione certa tra le due patologie.

La diagnosi si basa sull'aspetto clinico tipico e sull'esame citologico del materiale prelevato dalla superficie corneale mediante raschiato o cytobrush. Quest'ultimo è caratterizzato dalla presenza di eosinofili e cellule tipiche di un quadro infiammatorio cronico quali, mastociti, linfociti e plasmacellule.
La terapia consiste nell'applicazione topica di colliri o pomate contenenti corticosteroidi, come il desametazone fosfato allo 0,1%; è risultata anche efficacia l'uso topico della ciclosporina all'1,5%.
La patologia può avere tempi di guarigione piuttosto lunghi e richiede il monitoraggio da parte del medico veterinario.

Talvolta sono possibili le recidive e in alcuni casi è necessario continuare la terapia per tutta la vita del paziente.


Articolo a cura dello Staff della Clinica Veterinaria Borgarello
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