Il trattamento della displasia del gomito nel cane può essere riassunto in diversi algoritmi che andremo ad utilizzare sia per il cane in accrescimento con displasia che per il cane adulto affetto da artrosi conseguente alla displasia del gomito.
Iniziamo a parlare del paziente in accrescimento, il nostro amato cucciolo.
Il problema della displasia può iniziare a manifestarsi precocemente, anche prima dei quattro mesi, e non necessariamente compare una sintomatologia evidente come una zoppia. A volte l'unico segno è una lieve rotazione verso l'esterno dei piedi oppure un camminare con i gomiti all'infuori.
Possiamo riconoscere tre tipi di lesioni:
- Mancata unione del processo anconeo: in quelle di primo grado il trattamento indicato è un ostectomia ulnare, in quelle di secondo grado un ostectomia associata ad un fissaggio con vite dell'anconeo e in quelle di terzo grado la rimozione dell'anconeo associata a volte con l'osteotomia.
- "Malattie della cartilagine" dette anche malattie del comparto mediale (FCP, OCD, malacia ...) richiedono un esplorazione articolare in artroscopia con asportazione dei frammenti fino ad arrivare alla coronoidectomia sub totale; in associazione può esserci l'osteotomia ulnare.
- Incongruità radio ulnare: generalmente viene utilizzata l'osteotomia ulnare a diversi livelli (secondo la gravita e l'età del cucciolo), nel caso di radio corto potrebbe trovare indicazione un intervento di allungamento dello stesso.
Alcune delle patologie descritte avranno comunque bisogno di un proseguimento di terapia multimodale per lunghi periodi.
Per conoscere i termini utilizzati ed approfondire le patologie si consiglia la lettura di: "La displasia del gomito nel cane" e gli articoli correlati.
Passiamo ora al paziente adulto/anziano con displasia del gomito e artrosi del gomito: il primo passo deve comprendere tutte le misure atte a limitare il dolore e l'evoluzione dell'artrosi, si utilizzano da soli o in associazione FANS, diete e integratori alimentari, esercizio fisico proporzionato alle lesioni, controllo attento del peso ed eventualmente la fisioterapia.
Se nonostante tutto la sintomatologia dovesse persistere o peggiorare con dolore e zoppia è necessario attuare uno step successivo di terapie applicate con iniezione intraarticolare. I farmaci utilizzati possono essere Acido Ialuronico, Cortisone o PRP (il concentrato piastrinico).
La scelta deve essere attuata in base alla patologia sottostante e modulata per ogni paziente.
A questo punto se tutti i nostri sforzi sono stati vani e non producono un effetto duraturo è necessario prendere in considerazione le soluzioni chirurgiche: per la mancata unione del processo anconeo si andrà nella direzione di una sua rimozione eventualmente associata ad un'osteotomia ulnare, per tutte le altre patologie del complesso mediale (incongruenza, frammentazione del coronide, OCD) è necessario eseguire un'artroscopia e se ci sono le indicazioni associare il nuovo intervento di PAUL.
Questo intervento, proximal abducting ulnar osteotomy o osteotomia ulnare abducente prossimale, permette intervenendo sull'ulna del cane di spostare le forze sul lato sano del gomito.
Come ultima spiaggia, in cui tutto quello che abbiamo analizzato in precedenza non fosse sufficiente, per garantire una buona qualità di vita del nostro amico a quattro zampe, non ci resta che ricorrere all'artodesi aspettando che si sviluppino le protesi di gomito.
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