La diarrea dello svezzamento nei cuccioli è un fenomeno complesso con origini multifattoriali.
Lo svezzamento è una fase critica per i cuccioli perchè:
- Si verificano importanti variazioni nell'architettura della mucosa intestinale
- Persistono gli anticorpi materni per cui i cuccioli sono refrattari alla vaccinazione e sono già suscettibili alle infezioni.
- E’ un momento stressante per il cucciolo, poiché viene separato dalla madre e questo può influire negativamente su metabolismo, il sistema immunitario e la funzione intestinale
I disturbi digestivi nei cuccioli devono essere trattati rapidamente sia perché possono peggiorare improvvisamente, sia perché alcune patologie gastrointestinali sono trasmissibili all’uomo (Giardia duodenalis, Toxocara canis).
La prima cosa da valutare in un cucciolo con diarrea è lo studio della qualità delle feci che viene eseguito grazie alla tabella del “Fecal score”. Questa scala prevede l’assegnazione di un punteggio che va da 1 a 13 dove 1 corrisponde a feci liquide e 13 corrisponde a feci formate molto secche.
Ricordiamo che i cuccioli di grossa taglia producono feci che sono più molli rispetto a quelli di piccola taglia e i cuccioli di 4-5 settimane di età producono feci più molli rispetto ai cuccioli di età superiore.
Le cause della diarrea dello svezzamento
Come abbiamo visto precedentemente, la diarrea dello svezzamento è un fenomeno multifattoriale.
In primo luogo spesso i cuccioli sono colpiti da infezione da parte di uno o più agenti enteropatogeni (batteri, virus, parassiti intestinali).
Anche i sintomi sono vari: diarrea e vomito, e sintomi ben più seri come anoressia, abbattimento, disidratazione, shock, morte.
Sono diversi gli aspetti da considerare in caso di diarrea nel cucciolo e devono comprendere:
Valutazione nutrizionale
Consiste nel raccogliere dati anamnestici riguardanti:
- I prodotti alimentari consumati per poterne valutare la qualità ( per es. ingestione di carne cruda contaminata da Salmonella)
- Il numero di pasti al giorno (nei giovani aumentare il numero di pasti/die diminuisce l’insorgenza di diarrea)
- La quantità di cibo fornito (evitare la sovralimentazione e somministrare cibo ad alta digeribilità)
Valutazione infettiva
Parte dallo studio della qualità delle feci che può darci importanti informazioni.
Alcuni esempi:
Diarrea da Giardia: feci gialle con elevato contenuto di grassi che può portare alla coprofagia
Diarrea da coccidi: feci con muco e sangue
Diarrea parassitaria: feci con parassiti visibili
Diarrea da parvovirus: feci liquide con muco, sangue, molto maleodoranti. A volte morte improvvisa.
Purtroppo la regola generale dell’aspetto macroscopico non è sempre applicabile, per cui bisogna affidarsi ai sintomi, al quadro clinico, all’esame microscopico delle feci, a test fecali, all’esperienza del medico veterinario e a metodiche ben più avanzate quando la disponibilità economica del proprietario lo consente.
I test fecali per la parvovirosi sono abbastanza attendibili ma c’è una certa variabilità.
I falsi positivi possono comparire solo se il test viene eseguito pochissimi giorni dopo la vaccinazione. Inoltre, se la carica virale escreta nelle feci è bassa, è possibile avere dei risultati falsi negativi.
Pertanto come metodica di laboratorio di elezione per la ricerca di parvovirus si consiglia la PCR.
La coltura batterica è raramente consigliata poiché spesso si rinvengono batteri causanti diarrea anche in soggetti sani.
Si consiglia qualora si sospetti infezione da Salmonella, Campylobacter jeujeni, Clostridium perfringens, Clostridium difficile.
Valutazione dell’ambiente
Sempre da comprendere nella nostra valutazione soprattutto quando si tratta di allevamenti.
Cosa fare in caso di:
1. Diarrea senza segni sistemici:
- Alimento altamente digeribile
- Aumento del numero dei pasti al giorno e riduzione delle quantità
- Fermenti lattici
- Antiparassitario in caso di parassitosi
- Toeletta e pulizia della zona anale
- Pulizia frequente degli ambienti
- Antibiotico solo in caso di febbre, leucocitosi o segni clinici sistemici
2. Diarrea e altri segni clinici:
Si adottano tutte le misure precedentemente descritte ma il cucciolo deve essere ospedalizzato per ricevere fluidoterapia ed eventuali integrazioni. I cuccioli si disidratano molto facilmente, vanno subito in ipoglicemia e perdono elettroliti
3. Cucciolo in allevamento da riproduzione:
Sverminazione dei cuccioli: a partire dalle 2 settimane di età ogni 15 giorni fino ai due mesi poi ogni mese fino ai sei mesi
Esame feci: tre volte all’anno da diversi pool di soggetti (cagne in anestro, cuccioli alla nascita, cuccioli di pochi mesi)
Vaccinazioni: da valutare in base ai casi di infezione da parvovirus, ambiente, sovraffollamento etc
Igiene: rimozione delle deiezioni costante. Utilizzo di un detergente alcalino 6 giorni su 7 (per le incrostazioni degli escrementi) e un detergente acido 1 giorno su 7 (per le incrostazioni minerali), poi disinfettare tutte le superfici.
Punti chiave da ricordare in caso di diarrea da svezzamento
- La diarrea da svezzamento è una patologia multifattoriale
- Il parvovirus canino 1 è uno dei principali agenti coinvolti
- Suddividere il pasto in 4 razioni giornaliere
- Somministrare alimento facilmente digeribile
- Curare l’igiene del cucciolo e dell’ambiente
- Eseguire esame feci e test rapidi fecali
- Ricovero dei pazienti con segni clinici sistemici
- Norme igienico-sanitarie da rispettare soprattutto negli allevamenti da riproduzione
Il nostro consiglio è di contattare subito il proprio veterinario di fiducia in caso di comparsa anche di un solo episodio di diarrea nel cucciolo poiché in questa fase della vita è più facile assistere ad un aggravamento improvviso del quadro clinico.
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