Durante i cambi di stagione i nostri animali sono soggetti ad una
maggiore perdita di pelo. La primavera e l’autunno sono le stagioni in cui
assistiamo a questo evento fisiologico in quanto il mantello “vecchio” si
rigenera a favore di uno più adatto alla situazione climatica imminente: in
primavera il nostro animale avrà un manto corto e poco folto e in inverno un
manto fitto e folto.
Tale processo viene notevolmente accelerato dalla luce del sole; al
contrario, la luce artificiale determina il prolungarsi del processo. Per
questo motivo occorre rendere accessibili gli spazi esterni (giardino,
terrazzo, balcone).
I peli sono costituiti da filamenti di cheratina e sono annessi alle
ghiandole sebacee che producono sebo, una sostanza con azione
impermeabilizzante.
I peli assolvono a numerose funzioni:
- Regolano la temperatura corporea
- Permettono di comunicare gli stati emotivi attraverso la pilo erezione
•
Rappresentano organi tattili (vibrisse)
I peli sottostanno ad una ciclicità che prevede la nascita, la
crescita e la caduta durante la muta. Come gli animali selvatici, anche gli
animali domestici hanno un mantello adatto all’estate e uno adatto all’inverno.
I cani hanno un mantello costituito da un doppio strato: quello di copertura,
più superficiale, che fornisce protezione e il sottopelo che costituisce uno
strato lanuginoso con la funzione di fornire isolamento termico. Il sottopelo
non è presente in tutte le razze. I cuccioli hanno notoriamente un mantello più
morbido perché costituito solamente da sottopelo.
La muta varia per intensità e per durata a seconda della razza e dello
stile di vita. In ogni caso i peli non cadono tutti contemporaneamente,ma
progressivamente dalla parte caudale dell’animale verso la parte craniale. Il
fattore principale che determina l’inizio della muta è il fotoperiodo, ovvero
la durata delle ore di luce rispetto a quelle di buio. In primavera,
l’allungamento delle giornate scatena l’inizio della muta ed ecco spiegato
perché un cane che vive in giardino subirà una muta più regolare e breve
rispetto ad un cane che vive in appartamento con luci artificiali. In quest’ultimo
caso, i peli vengono persi durante tutto l’arco dell’anno, con due periodi in
cui il fenomeno è più accentuato. La variazione di temperatura incide
soprattutto sulla densità e sulla velocità di rinnovamento del pelo, ma non è
il fattore che innesca la muta. Con l’arrivo dell’autunno diventa fondamentale
la spazzolatura per aiutare il turn over del mantello. Nel caso del pelo raso è
sufficiente una spazzolatura due volte a settimana. Nel caso del pelo corto si
consiglia di spazzolare ogni due giorni. In entrambi i casi si consiglia un
primo passaggio con un cardatore per staccare i peli, le cellule desquamate e
per sfoltire la lanugine del sottopelo, per poi eseguire un secondo passaggio
con una spazzola di setole nella direzione di crescita dei peli. Spazzolature
quotidiane sono d’aiuto per i mantelli lunghi. Le operazioni di spazzolatura
devono essere eseguite partendo dalla testa per arrivare fino alla coda,
seguendo la direzione di crescita dei peli per evitare di stressare i bulbi
piliferi.
La spazzola deve permettere di sciogliere i nodi in modo delicato
evitando di far male all’animale. Se prova dolore durante questa manualità,
sarà restio in futuro ad accettarla nuovamente quindi evitiamo qualunque genere
di trauma e facciamogli associare questa esperienza ad una bella ricompensa
durante e dopo la manualità (gioco, snack, lodi da parte del proprietario).
Sul mercato esistono spazzole per ogni mantello.
Come alternativa ci si può rivolgere a toelettatori professionisti per
avere un trattamento specializzato, indispensabile per alcune razze. I gatti
mostrano una meticolosa tendenza all’igiene, infatti passano più della metà
della loro giornata a toelettarsi. Mentre lo fanno, ingeriscono costantemente
peli che formano boli di varie dimensioni nel tratto gastroenterico. Potrebbero
verificarsi ripercussioni dalla più lieve all’emergenza medica. Si tratta di
tosse, vomito, stipsi e, nella peggiore delle ipotesi, segni da occlusione e
blocco intestinale.
I proprietari di gatti che vivono in appartamento
dovrebbero: 1. spazzolare il proprio animale regolarmente; 2. lasciare a
disposizione l’erba gatta che facilita, tramite l’induzione al vomito,
l’espulsione di boli di pelo; 3. utilizzare con continuità paste al malto,
alimenti complementari che hanno azione lubrificante per favorire la
progressione e l’espulsione dei boli di pelo.
Associando questi tre
accorgimenti si ottengono ottimi risultati, riducendo drasticamente gli
inconvenienti inevitabilmente generati dall’ingestione di pelo!
Se la muta è eccessivamente lunga/intensa, se non avviene in maniera
omogenea (aree di alopecia) oppure se il pelo appare spento, fragile, spezzato,
allora questo potrebbe esulare dalla fisiologica muta stagionale ed essere il
campanello d’allarme di qualche problematica.
Il medico veterinario inquadrerà
la natura di questo fenomeno che potrebbe essere alimentare, parassitaria,
micotica, dermatologica, metabolica o comportamentale.
In situazioni
fisiologiche o patologiche, un supporto nutrizionale formulato per aiutare la
crescita del manto è da valutare, rivolgendosi ad un veterinario nutrizionista
che, in base al soggetto, integrerà alla dieta: acidi grassi omega3-omega6,
vitamine del gruppo B,E,A, minerali come zinco o amminoacidi solforati.
Articolo a cura dello Staff della Clinica Veterinaria Borgarello
Vuoi maggiori informazioni? Clicca e contatta la Clinica Borgarello oppure compila il modulo sottostante. Se ti è piaciuto l'articolo condividilo con i tuoi amici e/o posta un commento, grazie.
Nessun commento:
Posta un commento