I sintomi più frequenti nei pazienti affetti da emofilia A sono zoppia secondaria a emorragie intrarticolari e muscolari, frequenti ematomi sottocutanei, emorragie ombelicali, sanguinamenti prolungati in seguito a piccole ferite o eruzione dei denti e paraparesi secondarie a emorragie spinali. Un’altra manifestazione tipica è il fenomeno del risanguinamento, ovvero la tendenza di una ferita a risanguinare a distanza di ore dopo una iniziale interruzione dell’emorragia.
La diagnosi può essere fatta esclusivamente con esami di laboratorio specifici che mirano alla misurazione quantitativa del fattore VIII della coagulazione.
Il trattamento mira alla somministrazione di emocomponenti in grado di integrare velocemente il FVIII come plasma fresco o congelato, sangue intero fresco o crioprecipitato. Sono utili anche altri farmaci come acido tranexemico per permettere una maggior stabilità del coagulo.
Articolo a cura dello Staff della Clinica Veterinaria Borgarello
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