mercoledì 30 novembre 2011

Displasia dell’anca: esame ortopedico

Parleremo dell’esame ortopedico con il paziente sveglio: questa in dagine rappresenta lo strumento diagnostico fondamentale per identificare nelle anche, nella colonna lombare caudale e/o nella giunzione lombo sacrale la sede anatomica causa di zoppia o dolorabilità. L’esame comprende una serie di manovre che volgono a v alutare una reazione algica da parte del paziente. L’esecuzione di tutte le manovre richiede la fattiva collaborazione del proprietario e possono essere attuate solamente su soggetti non aggressivi.

displasia dell'anca cane

Vediamo quali sono:

  1. Test di abduzione e rotazione esterna
  2. Test di estensione dell’anca
  3. Test di sublussazione dell’anca
  4. Test del muscolo ileo psoas

Non serve raccontare nel dettaglio come si eseguono basta sapere che servono per confermare il sospetto che una zoppia o una riluttanza al movimento trova la sua sede a livello del “posteriore” (articolazione dell’anca e/o colonna lombo sacrale).

Per quanto riguarda la medicina preventiva, quindi l’indagine sui cuccioli o cuccioloni, questi quattro test non forniscono dei dati oggettivi e molte volte pur avendo dei soggetti che presentano alterazioni ossee risultano falsamente negativi.

La falsa negatività può essere causata da diversi fattori: cuccioli che non hanno un grado di infiammazione tale da provocare una risposta algica (dolorifica) oppure soggetti decisamente stoici con una soglia del dolore molto elevata. Per contro in soggetti molto nevrili o molto diffidenti si potrebbe avere una reazione pur non avendo provocato dolore.

occhi

Le indicazioni che ci vengono date dall’esecuzione di queste manovre, molto spesso, si possono dedurre da quanto viene riportato dal proprietario durante la raccolta dei dati anamnestici.

Ricordatevi che è assolutamente da evitare una diagnosi solamente basata su questi riscontri, possono dare un sospetto che andrà confermato e indagato con la visita in anestesia e con la radiografia.

Molto più utile eseguire tutte le volte, nell’indagine preventiva del cucciolo a 5 – 6 mesi, la visita in anestesia con test che possono dare dei riscontri oggettivi su cui lavorare e procedere con l’esecuzione di indagini radiografiche.

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Articolo a cura del Dott. Bartolomeo Borgarello, Clinica Veterinaria Borgarello

Se vuoi inviare una mail: info@clinicaborgarello.it

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