martedì 12 febbraio 2013

Terza età nel gatto

terza età gatto grisù 1 

La terza età nel gatto, proprio come nel nostro caso, è indubbiamente un momento delicato che richiede un'attenzione particolare.

Il gatto nel corso del tempo ha conquistato a tutti gli effetti il ruolo di membro della famiglia, diventando addirittura l'animale domestico più diffuso in molti paesi quali gli Stati Uniti, il Canada e il Nord Europa. A dispetto della popolarità raggiunta, c'è ancora poca consapevolezza sull'importanza della medicina preventiva in ambito felino, anche perché la straordinarietà di questo animale fa davvero pensare che abbia “più di una vita” a disposizione e, pertanto, che non gli serva il nostro aiuto!.

La visione del gatto come indipendente e autosufficiente è avvalorata dalla sua capacità di mascherare il dolore e la malattia a tal punto da sembrare sempre in buona salute: i segni clinici di molte patologie anche gravi, infatti, risultano spesso talmente impercettibili o sottili da passare inosservati agli occhi dei proprietari.

terza età gatto giacomina

Un altro fattore che tendiamo a trascurare è la differente longevità degli animali domestici rispetto alla nostra. Al di là degli ingannevoli e diffusi luoghi comuni, esistono vere e proprie linee guida medico scientifiche che indicano i vari stadi di vita dei nostri amici a quattro zampe e a cui corrispondono differenti esigenze e problematiche.

Nel caso del gatto, la classificazione più recente definisce: gattino (dalla nascita ai 6 mesi), giovane (dai 7 mesi ai tre anni), adulto (dai 3 ai 6 anni), maturo (dai 6 ai 10), vecchio (dai 10 ai 15 anni) e geriatrico (dai 15 anni in avanti). Detto ciò, esattamente come in ambito umano, anche in medicina veterinaria ogni stagione della vita richiede un differente approccio, soprattutto in un'ottica di prevenzione.

età gatto

I primi segnali di invecchiamento sono solitamente di tipo comportamentale, situazione che spesso rispecchia un problema medico sottostante. Aspetti tipici sono: vocalizzazioni anomale, minor tempo dedicato alla propria toelettatura (pelo annodato o opaco, unghie molto lunghe), episodi di urinazione o defecazione al di fuori della lettiera, riduzione dell'attività fisica, minor propensione alla manipolazione e/o tendenza a reagire malamente o addirittura a rifuggire ogni forma di contatto sociale. E' importante non cadere nell'errore di liquidare il fatto pensando semplicemente che il nostro animale invecchiando sia diventato “più pigro” o che gli sia venuto un “caratteraccio”. Esistono infatti, oltre al cosiddetto invecchiamento cerebrale, altri problemi medici molto dequalificanti per la vita del gatto come: l'osteoartrite, la cistite, l'ipertensione, le patologie cardiache o la riduzione della vista e dell'udito che rendono l'animale più guardingo rispetto agli stimoli esterni e, quindi, più stressato.

terza età giacomina ruggito

Un altro aspetto da non trascurare è l'aumento o la perdita di peso insieme ad eventuali cambiamenti nelle abitudini alimentari (appetito e/o sete aumentati o diminuiti, fame altalenante, vomito e/o diarrea frequenti) ed eliminatorie (alterata quantità e frequenza di urinazione e defecazione). Va innanzitutto detto, a tal proposito, che bisognerebbe adattare la dieta all'età e all'attività dell'animale: spesso da errori alimentari scaturiscono problemi di salute, magari trascurabili ai nostri occhi, ma decisamente poco piacevoli per il gatto. A questo si possono aggiungere patologie molto serie a livello di bocca e denti oltre all'insufficienza renale, il diabete e l'ipertiroidismo, tutte patologie tipiche dell'invecchiamento.

Non bisogna infine trascurare la questione delle vaccinazioni considerate troppo spesso inutili, soprattutto in tarda età, e che in realtà risultano un'arma in più non solo nel prevenire malattie talvolta mortali, ma anche nel mantenere attivo il sistema immunitario (difensivo) del gatto che, purtroppo, tende anch'esso a diventare deficitario con l'età.

terza età gatto grisù

Ecco quindi che, per quanto indipendente e autosufficiente, il gatto merita una certa attenzione da parte nostra perché non è “indistruttibile”. Sei mesi nella vita di un gatto anziano sono 4-5 anni della nostra e, in questo lasso di tempo, molti sono i cambiamenti che possono intercorrere soprattutto dal punto di vista della salute.

Anche i gatti hanno diritto ad invecchiare serenamente ed un valido alleato per aiutare l'animale ad affrontare la sua terza età ed il proprietario a gestire questa delicata fase della vita è proprio il medico curante ovvero il veterinario.

Articolo a cura della Dr.ssa Martina Chiapasco, Clinica Veterinaria Dr.Borgarello

 

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