martedì 16 febbraio 2021

OSTEOCONDRODISPLASIA DEL GATTO SCOTTISH

L’osteocondrodisplasia del gatto è una patologia che colpisce le ossa (osteo) e le articolazioni (condro), alla base vi è una mutazione genetica caratteristica dei gatti di razza Scottish.

Tutti i gatti Scottish Fold hanno questa mutazione genetica, autosomica dominante, che si manifesta esteriormente con le caratteristiche orecchie piegate di tutti i gatti di questa razza.





Esistono due tipi di gatti Scottish: Scottish Fold, con le orecchie piegate e lo Scottish Straight, senza orecchie piegate.
Ma entrambi sono portatori di questa mutazione genetica.

Quest’anomalia comporta problemi nella calcificazione e nel corretto sviluppo cartilagineo (come appunto le orecchie dello Scottish), ed ha come conseguenza lo sviluppo di forme di artrite, talvolta anche molto severe. 

Segni clinici distintivi di questa patologia sono:
Orecchie piegate
Struttura piccola
Deformità degli arti
Parassitosi Auricolari
Sordità
Osteoartrite

La sintomatologia è caratterizzata da:
Letargia,
Riluttanza al movimento,
Obesità,
Zoppie ricorrenti,
Dolore alle zampe, alla schiena,
Ridotti movimenti della coda

La diagnosi dell’osteocondrodisplasia si basa sull’anamnesi, la sintomatologia clinica e la radiologia.
Durante la visita clinica il Medico Veterinario può osservare difficoltà nei movimenti, andatura incerta, alla palpazione della colonna e degli arti può evocare una risposta di forte dolore.

La radiologia conferma i sospetti diagnostici: deformità scheletriche, esostosi, artrosinoviti.
I gatti affetti da osteocondrodisplasia devono essere sottoposti a controlli periodici dal veterinario, per il monitoraggio dello stato di avanzamento della malattia. 





La terapia può essere di supporto e palliativa del dolore che insorge con l’avanzare della patologia.
Potranno essere trattati a vita con antinfiammatori non steroidei (FANS) e integratori per rafforzare e lubrificare la cartilagine.
La laserterapia ha sortito ottimi risultati nei casi di osteocondrodisplasia lieve.

Articolo a cura dello Staff della Clinica Veterinaria Borgarello

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8 commenti:

  1. Buongiorno,

    non riesco a capire se possa soffrire di questa malattia sia lo scottish fold che lo straight. In particolare ho sempre letto che per evitare che il fold la manifesti bisogna far accoppiare un fold e uno straight... ma se si accoppiano due straight, ci sono possibilità che i cuccioli ne siano affetti? e si vede da quando sono piccoli o può manifestarsi in seguito? Ringrazio per ogni delucidazione in merito.Lisa

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  2. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  3. Ci sta un errore lo scottish straight non porta il gene trpv4.

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    1. Il gene TRPV4 ce l'hanno tutti i gatti. I fold hanno una mutazione in tale gene.

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    2. Ho fatto il test genetico al mio straight ed è risultato negativo. Gli Straight non lo portano. L’hanno detto anche tutti i veterinari da cui mi sono informata.

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  4. Ho avuto una fold che ha vissuto quasi 20 anni.
    La malattia con i sintomi descritti si manifesta in modo severo nei gatti monozigoti, ma i gatti eterozigoti manifestano sintomi lievi, oppure hanno uno sviluppo del tutto normale, come è stato per la mia gatta.
    Lo Scottish Straight NON possiede il gene Fd, non può sviluppare ne trasmettere l'osteocondrodisplasia.

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  5. Ciao! Che meraviglia, 20 anni di vita insieme.
    Scusa la mia ignoranza, come si fa a sapere se è omozigote o eterozigote?
    Il mio fold ha quasi 2 anni e finora tutto bene,ora sono un po preoccupata perché ultimamente quando è fermo tiene spesso una zampina sospesa, ma poi cammina,gioca,corre.
    Grazie

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    1. Con un test del DNA oppure conoscendo i genitori.
      La mia gatta non era una SF pura, le orecchie piccole e leggermente curve sono state una sorpresa per tutti. La madre (orecchie normali) apparteneva a mia zia e i gattini delle cucciolate precedenti avevano orecchie normali.
      Il padre è stato descritto come un grosso gatto nero, credo fosse lui portatore del gene. Era il 2001 quando è nata, non era in uso come oggi sterilizzare i gatti e c'era molta ignoranza. Anche io ho fatto sterilizzare la mia gatta quando aveva 1 anno e mezzo, spaventata all'idea del cancro alle mammelle.

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